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ANNALI
che gridava: Vendetta di Annibale, morte ai Canetoli, ai Ghisilieri traditori.
Allora Galeazzo Marescotti, che anelava alla vendetta degli uccisi fratelli, stando armato a cavallo in mezzo a quel popolo commosso, brandì la spada , e fieramente gridò : Chi vuol vendetta di Annibale, chi vuol salva la patria, mi segua. E in così dire si mosse per correre alle case dei Cane-Coli : Morte a Canetoli, ripigliò poscia , e quel grido di morte fu ripetuto con urlo feroce da tutta la moltitudine. Quindi parecchi dei principali amici del Bentivoglio si restrinsero intorno a Galeazzo Marescotti : e fra questi Ettore Malvezzi, che caldissimo era di rabbia altresì contro i Canetoli. Poi, per decisione degli Anziani,' destinata fu parte dei montanari armati a seguir Galeazzo, e l'altra a rimanersi coi soldati del Navarrino in difesa della piazza. Avviandosi Galeazzo, le onde popolari disordinate e confuse furon vedute agitarsi e dividersi , e formar drappelli, di cui parte tennero dietro a Galeazzo ed Ettore, e parte rimasero in piazza, e parte si sparsero per la Città a far tumulto, broglio e bottino, ove incontrassero case di caporali di parte Canetola.
Erano circa le ventidne ore di quel memorando giortio, e tutti gli amici di Battista Canetoli , e tutti i sollevati da lui e da' suoi, dopo d'aver corsa per ogni lato Bologna, e visto di non poterla sollevare a loro parte, s' erano poi tutti riuniti alle case di Battista, avendo con serragli chiuse le bocche della via e difendendole colle persone. Or mentre Battista ed i suoi così raccolti nella via attendevano a quale determinazione fosse per appigliarsi la signoria ed il popolo di Bologna , ecco ad nn tratto udirsi lontano un romore, nn fracasso di voci, di grida, di passi concitati ognora crescente. Era Galeazzo Marescotti con Ettore Malvezzi , con Castellano de' Gozzadini, con Matteo dei Bianchi, e col tremendo seguito del popolo Bolognese fremente, che veniva rovinoso , qual gonfio