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ANNALI
Canetoli, e con parecchi amici che ih quéll' ora erano venuti a fargli ohorevole compagnia , fu da un famiglio annunziata a niesser Annibale ed a madonna Donnina la visita degli onorandi Battista Canetoli e Francesco Ghisilieri.
Or dopo le solite convenevoli accoglienze e le cortesi parole scambiate, si parlò del bambino, in proposito del quale annunziò Francesco Ghisilieri esser appunto venuto a sollecitare dal Bentivoglio un favole grandissimo. Alla 1 1
la sua : buona volontà , e do x
trebbe adoperare a prò di questo bambino, Battista Canetoli allora alzandosi, in atto grave e solenne prese a fare il seguente discorso :
• „ Messer Annibale, voi sapete meglio di me come per lo passato la vostra casa e la mia siano state pur ;troppo nemiche, e in molte occasioni siansi adoperate ad abbassare a vioenda la potenza dell'una e dell'altra, e ad oscurare la riputazione .che presso i nobili e presso il popolo or 1'una, or l'altra s'era acquistata. Io non voglio rammentare quante volte queste nostre nimistà siano state per Jo passato occasione di effusioni di sangue cittadi-jjesco e di lunghi ed affannosi esigli sia per i Bentivoglio, che per i Canetoli. Che pur troppo si sa come alle discordie dei Geremei e dei Lambertazzi essendo succedute quelle dei Maltraversi e degli Scaccbesi, e quelle dei Gozzadini coutro i Pepoli, e poi contro la vostra casa già diventata potentissima, or finalmente pare da molti anni sia.il nome dei Canetoli divenuto il più odiato dai Bentivogli, come quello dei Bentivogli pare sia stato .fin qui nome infausto sempre alla nostra casa. Ora mercè la divina provvidenza , che diede in mano vostra la. signoria della Città di Bologna, pel senno e pelila magnanimità vostra in tal guisa avete racconciata questa Città, che dove prima vivevasi sempre in tumulto, e tutto era pieno di confusione e di rojnore, ora è tranquillo e ordinato; e quei che
Annibale , eh' era contento