3oo ANNALI
Gonfaloni*! di Giustizia pel quarto bimestre. — E nel tempo che il Magistrato felsineo prestava soccorso ad altrui, per non disseccare appieno 1' erario , stabili un aumento di tassa d'un bolognino per carro, e per capo di cose, altrimenti non poteva reggere il governo a tanto sborso di moneta , oltre l'ordinario. — E tanto più che il Piccinino passava di Lombardia in Romagna, obbligando con questa mossa il Senato nostro a buona provvisione di soldati: il qual Senato ordinò inoltre ai contadini che colle loro sostanze si riti ramerò in luoghi sicuri. Le quali provvidenze sapute da Nicolò Piccinino , mutò divisa mento, e passò pel Ferrarese anziché pel nostro. — Intanto il Conte Francesco figliuol suo, fu rotto, e fatto prigione dallo Sforza i presso il Castello di Mont'Olmo nel Riminese; del quale avvenimento diede notizia un Malatesti al Senato nostro colla seguente lettera:
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„ Magnifici é Signori Potentati,
„ Avviso, come il Conte Francesco Sforza per 5> cui io milito, ha rotto Francesco Piccinino, An-„ gelo Roncone e molti altri capitani, con bottino „ di quattromila cavalli : ed il signor mio fratello „ è ritornato con pochi de' suoi. E di quante più a oltre succederà, ve ne manderò avviso. 5<
a Rimini ài Agosto i444*
„ Sigismondo Pàndulpki Malatesti Capitano „ Generale del Conte Francesco Sforza.
E lo Sforza Stesso mandò al Senato di Bologna quest' altra lettera, di proprio pugno.
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