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ANNALI
Pietro Gioannetti, chiamò a sè Battista Canetoli coi principali del suo partito, e lo strinse al seno, e lo scongiurò colle lagrime agli occhi a mantenersi in pace con Annibale Bentivoglio, o ne verrebbe mina ad amendue. Battista, che prometteva amore e fede con quella facilità onde promette lo spergiuro, lo assicurò di mantenersi in pace con tutti, e l'altro spirò contento.—O troppo credulol Intanto ( 8 Ottobre ) è fatto avvertito il Senato di Bologna come gli uomini di Castel san Giovanni vacillassero nella fede, e stessero per darsi al Piccinino, che tornava in campo per vendicare il Del Verme. Ed ecco il Consiglio cogli Anziani mandare Annibale Bentivoglio con Girolamo Bolognini Gonfalonier di Giustizia, e con molta milizia, i quali fìngendo non saper nulla del trattato, finsero di voler far la rassegna de' soldati del Castello ; onde vennero tutti dai Persicetani introdotti nella piazza; dove giunti i Bolognesi e schierati con bell'ordine, gridarono Viva Bologna, e presero le porte ed i luoghi più importanti, e trassero prigioni più di centocinquant' uomini , che inobbedienti alla nuova forza si mostrarono. Ed in Bologna radunato il Consiglio, furono vari i pareri di chi levossi oratore. Gaspero Malvezzi sentenziava che i prigioni si giustificassero , o passerebbero venduti , mentre il Castello si spianerebbe dalle fondamenta: Romeo Pepoli consigliava una pena lieve ai provati rei, salvando il Castello, onde la Repubblica aver potrebbe giovamento: Annibale Bentivoglio invece opinò che si perdonasse agli uomini, e che soltanto si spianassero i borghi di Persicelo; in cui consisteva specialmente la forza e 1' alterigia di quel popolo. Furono messe a vóti le tre opinioni, e prevalse quella di Annibale : onde ( 9 Ottobre ) fu intimato alle genti de' Borghi Persicetani di darli liberi appieno dentro a tre dì : scorsi i quali, spianati furono dai guastatori felsinei; ed i capi di quel luogo , chiamati a Bologna, dovettero giurare fedeltà in mano degli Anziani, cui obbedirebbero sempre.