BOLOGNESI
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itiatii dèi MalaVolta e del Fisa, perchè lo traggano altrove, 0 gì'impediscano di schiàraazzare; poscid Con Taddeo sale la torre, e giunge un altro servo che Corre per chiamare a storino colla campana. Pigliano quindi altri sette della famiglia, e li guidano legati dév' erano le donne. li Pisa e Taddeo uè restatilo a guardia. Galeazzo e Ginesio vanno alla cambra di Guglielmo^ il quale gridava ad alta voce 4 e chigma^ra il servo, é» adirato-, lo diceva ubbriaco; Il Castellano > schiude di dentro ; Galeazzo di fUori ; la porta è spalancata, e Guglielmo è prigione. Lo affidano al Malavelta, e Corrono.al carcere del Ben* tivoglio. Àpvofro,'entrano, l' abbracciano, lo sciolgo» de' ferri : e< cesi ritornano al sommo della' gioia Ohi era cadfeto al < fóndo* d* ogni sciagura.)
In ttitto quel giorno nessuno' potè uscire dal Castello % 0 giunta la sera , perchè le genti dei contorni non sospettassero di ciò che era avvenu-to> Galeazzo Beoe< -sonarsi' Ave Maria ad uno dei servi,«'tolto il battaglio alla campana, lo scagliò egli ' stesso nellai fossa della ròcca : poi soendendo grado grado, tagliava.le scale della tonSe. SulFora di notte il'Mftrescòtti «i. volser alle donne dei prigioni coBÌ loro pariò :ì ,VG donne, noi partiamo conltaeendo coti essombi il Castellano, discosto ài* quanto di'qui, per nostia sicurezza: però vi giuro sulla mia fedo 'che insifm tiol sripòte vi verrà rimandato;..... ma se voi farete tumulto non gli avrete
mai più. Usate dunque sàggèfeza, e non siate' cagione della morte del vOWrp Signore. „ Disse ; è partirono cogli ostaggio ' r
Galeazzo non mancò' n*ai>alla fede datai Pervenuto a» dieci miglia da Varano; rimandò Guglielmo e il nipóte , • passò il Taro nuotando ì carico gli omeri del dolee peso di Anstibile , abbattuto^ dai travagli della cattività1: èd i compagni gloriqsi ritornavano* aMa patria a - far compiuta T'impresa : e vi tornavano : quando i gemici non sei credevano punto, quando poohisimi amidi lo speravano. Vi facevau ritorno! primaohe:il Visconti sapcsselo