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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   a88 A N'ITA LI »
   difficoltà è maggior gloria ; e voi la conseguirei© liberando Annibale, e cacciando dal nido non suo il ministro del Duca. Le vostte fatiche (e duolnti che per vecchiaia non posso prendervi parte) non saranno senza premio, fruttandovi la gratitudine della patria. Oltre di che si dirà sempre ohe la gente Mar escotta discese al mondo per far libera e lieta la patria ; e voi tutti f o miei figli, ne avrete fama immortale, e tramanderete ai vostri posteri gloria di nome e di virtù ; ciò che si pregia sommamente da chi non è bruto, ma nobile spirito fatto ad immagine e similitudine di. Dio. ,v
   E proseguì, narrando ai figliuoli il desiderio ar-dente d'Annibale, le buone disposizioni eia prontezza di Genesio, l'affetto e la cooperazione del Bianchetti e del Malvezzi, la pratica che amicissimo di Annibale, e che già toccava all'età di trentasette anni, accettò subitamente l'impegno, e ne prese gran premura. E il dì seguente si abboccò segretamente Con Genesio ne'Chiostri del Convento di san Giacomo, e ragionarono allungo della situazione di Varano, e del miglior modo di potervi giungere. E trovando Galeazzo che il calderaio era giovine di cuore, di segretezza e di sincerità, decise ch'ei pure andasse con lui e con altri compar gni a pigliare per iscalamento la rócca, promettendogli largo premio e non poca gloria. Genesio acconsentì con lieto animo; e Galeazzo conferì eoa Taddeo, che quantunque giovinetto, era il più pronto ed ardito tra'fratelli proprii ; e l'ebbe subito a compagno. E chiamò un Giacomo Malavol-ta , cui si unì un compare di Genesio : e tutti si partirono per accingersi all'impresa. — Ma dietro la via, il compare perdutosi d'animo^ considerando gli esigli, le carceri, i patiboli, che se il fatto non sortiva buon fine, s'apparecchiavano a loro, alle mogli, ai figliuoli, ed agli amici ed aderenti,