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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   feOLOGNESI ®99
   È itì queV tempo cavalleresco fu corsa una giostra he! Mercato dagli operai dello Moline, dandone prèmio i Dazieri d'òtto braccia di panno verde: e tanto valorosi e destri si tnostrarono, ohe il premio venne diviso dai giudici in otto parti uguali agli otto sedatori. <— Ed il Sénato vendè lé prigioni per lire milletrecento ad Azzo da-Quarto e Giacomo del Lino, con patto che fabbricassero le nuove, non-* chè la- scala nel Palazzo del Podestà , ed alcune Vòlte o collètte sotto agli aréhi terreni di tale fabbrica. — Ciò accadeva fra noi » mentire Papa Eugep-nio, lasciata Firenze, erasi recato a Siena, dove trovavasi ancora Nicolò Piccinino per malferma salute. Ed il figliuolo di costui, mandò a Bologna un Eliseo suo. segretario, il quale uscir fece dal Palazzo Cervottò, e ritornare al Castello di Gal-liera: e licenziò quindi i soldati tutti, e stabilì nuovi presidi nella Città * in nome del Duca di Milano. Nè di ciò pago il giovine Piccinino, venne in persona a Bologna ( a6 Aprile ) con cinquecento cavalli, e passò ad abitare il Palazzo maggiore , con molta inquietezza del partito Bentivolesco. E tosto, radunato il Senato, dimandò ventidue mila lire di Bolognà pel mantenimento de' cavalli che seco aveva condotto ; e volle presso di sè tutte le chiavi delle porte. A pagare 14 -qual somma furon tassate le Compagnie delle Arti, cui venne ceduto il Dazio dell'imposta perchè ne fosser rimborsate. Tasse j prestiti , oppressioni onde il popolo imprecava, e le Compagnie perdevan molto della lor sofferenza.
   Ed ecooci a nuova sciagura per Bologna ; alla morte dell' ottimo Pastor suo ; del Vescovo Alber-
   fati. — Passò da Firenze a Siena il sant'uomo eoa lugenio Pontefice ; ed avendo preso alloggio nel Convento de'Padri Agostiniani, fu soprappreso da violentissima febbre, e da' più atroci dolori di pier tra, che lo ridussero ben presto agli estremi della vita. Il Pontefice, afflittissimo per lo gravb pericolo dell' ottimo Cardinale » ordinò pubbliche orazioni,