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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   della famiglia Bocchi, senza averne prima chiesta ed avuta licenza. Onde il Senato, che d' un tanto arbitrio ebbe diipetto , mandò di notte Cervotto da Caravaggio con buona mano di soldati, i quali trovarono lo sconsigliato e semplice uomo senza ripari agli attendamenti, come peoore mandriate in aperta' coltura ; e gli assalirono, e ne fugarono, e nfe 'Strinsero' in lacci. Frai quali fu esso Gambacórta, che tradotto a Bologna, venne distenuto in casa di ' quelli dalle Corregge, presso san Nioolò degli 'Albari , di faccia alla piazzetta de'santi Simeone e' Giuda 5 dove aspetterebbe un cenno dei Piccinino, che ne dicesse ciò che di lui fosse a far» siV-nintanto Guid'Anftonio Manfredi, che avea toccato la peggib a Borgo san Sepolcro, pensò di vendicarsi7 adèsso contra l'antico vincitore: e per incarnare stio malvagio disegno, partì di Faenza con otto indegni compagni e venne travestito , e camuffato da uom volgare, alla Città del picciol Reno ( 6 Febbraio ). — Eccolo co' suoi satelliti alla casa dov' è distenuto il Pisano : entra , lo trova assiso presso un focolare, immerso in cupi pensieri ; lo investè 'spegne , monta a cavallo coi sicarii, e dileguasi. Il cadavere dell' infelice vien seppellito con esequie onorate in san Petronio; ed assiste alla pompa line re a anche Cervotto castellano, che vuoisi da taluno, (avesse lasciato solo il Pisano perchè ve-ivi$sé più fòcilfaente spedito. — Oh tempi ! sciagu*-'tati' tempi ! »
   E prima che il Febbràio passasse, Nicoli Piccinino, capitano supremo del Visconti, fu a Bologna: éd abitò' nel Palazzo pubblico, e ricevette pomposamente1 'ambasciatori de'Sanesi, de* Rirai-itéSi, '«fa'Mantovani , e d'altri popoli e signori , i quali ossequiavano in lui la potenza e l' autorità det ViaoOntf. -Ed il Senato, ad onorare il gran 'Comandante fece contendere alla giostra un palio del 'valore di Ducati cento, che Pio Galeazzo de'Manfredi» « Giovanni Celestini, concittadino di FiaeAza < gloriósamente riportarono, E il Piccinino