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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   feOLOGNESI ®99
   Poscia fu presentato da molti Principi e signori d'Italia, e singolarmente da quelli di Ferrara, di Mantova, di Venezia » di Faenza ; nonché ( fra il popolo nostro.) dalle compagnie delle Arti, dai cittadini , dagli nomini de' Castelli» e dalle Comunità devote ai Magnati.
   Essendo frattanto giunto nql territorio il capi* tano Balduoeio d'Ausiliari, mandato dal Papa, ed avendo già preso molte Castella del territorio, ih particolare Baragazza, Bargio, Casio, Calderara alla pianura ,. ove feoe prigione Giacomo Zenzifabri , eh' oravi commissario, i soldati del reggimento si armarono per ricuperar Casio ; ma noi potendo, per la troppa difesa, formarono una Bastia a Castel del Vescovo, acciocché Balduccio non potesse più inoltrarsi a' danni del territorio.
   Ma intanto (14 Agosto) fu fatta pace fra il Duca di.Milano, la signoria di Venezia e la Chiesa; idi che in Bologna iii gran festa. E il capitano Bai? doccio, non sàpendo- della paoe seguita, passò la Firenze, lasciando buoni presidi ai luoghi acqui* stati : e giunto alla presenza del Senato Fiorentino; saputa la pace avvenuta, rimproverò molto ardita* mente que'padri d'aver ciò fatto, chiamandoli vili -e codardi. Il perchè, giustamente commossi e. edegnati Ito fecero gittar fuori dalle finestre della sala^ e caduto sulla piazza del Palazzo vecchio, gli fu -tagliata, immantinente la tèsta. Dopo di che. richiamati furono i soldati eh' erano sul nostro t e cosà restò libero il territorio ; « ne vennero fatte mólte, e sincere allegrezze* i
   Et per maggiore stabilità della quiete frai Bolognesi , si strinsero alcuni parentadi, frai quali! fu quello d'un Romeo Pepoli ,che sposò Isabella, so-ralla d'Annibale Bentivoglio ; .onorando questi .sponsali Francesco di Nicolò Picoinino (... Ottobre). E il dì appresso, andando la sposa a san Petronio^ fu accompagnata da sessantadue donzelli adorniti superbamente, e da tutta la nobiltà.—E Giacomo fratello di esso Romeo, menò in consorte una figliuola