BOLOG1S&SI
del Cartellò, e ritornarono poscia a Bolognasènza verno profitto, <»;
•E dinfiplbgna che era ? stavasi sempre ìa, gran; conflitto e pericolo : onde i cittadini, o a meglio dire il Senato, fecero murare la Porta della Masca-rella, quella di Castiglione, di santo Stefano, delle Lamme, di Saragozza e del Pradello; le quali però non ^stettero chiuse lungamente. — E conoscendo il Senato la poca sicurezza della Città, perchè le Porte stavano in custodia di forestieri, mandò ambasciatosi aLPiòoùfiùpe affinoti/è rimuover volesse quegli'ufficiali e porne d^i concittadini Ed ci vii spose agli artobafeciatori ehe tutto concederebbe « tranne) tf! Castello di Galliera ; fin Castella, del territorio, .purché ne avesse quindici mila duetti r per ri mettersi dell'onor perduto nella giornata pretri so Bosgo: sao Stepolcro. , . ¦; ¦ . ;1 < . t -
« Ritornarono.gli ambasciatori, esposero le risposto del Piccinino, ebbero il denaro, è fece* comparsa alla patria' ( ali Novembre) ,coi Capitoli, che contenevano :< Il Piccinino ricevere petr ;sè e pel Duoa dd Milano il Castello di Galliera, Castel san Pie* tro, san Giovanni, Castel Franco, Crevalcore, Cento e la Pieve , lasciando ogni altro luogo in poter del Senato, preéso del.quale starebbero le chiavi della Città ; dovendo mfentenor cento fanti per guardia del- Palazzo degli Anziani:, e centocinquanta nel Castello di Galliera, salariati a spese del pubblir co: e cento larice ideila Città a qualunque;, inbhie-ata di Itfu — Lètti questi .Capitoli, ne fu. if^tta grand» festa; par la Città; e /vennero consegnate! lfe Porte
Ed in quest* a^no il castellano Cervotto fu • fatto cittadino' di Bologna : ciò obe molto agognava. E Filippo Gonfalonieri da Piacenza fu Podestà. » E Giacomo dal/Lino fu scelto peT due anni sovrastante alla Camera degli Atti. E l' ambizioso Abbate dei Zambeccari • morì. Ed in san Giacomo, si cominciò Annal.BoLT.IV. 35