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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   J ÀtfNALI
   gittava da una fibestra veréo le case dèi Ramponi: ma 1*uno confesso, e l'altro inseguito e preso la-sciaron la vita sul ceppo del manigoldo. —Nel qual tempo il Senato impose alle compagnie delle Arti di radunare due mila ducati pel Piccinino, che, fatto libero da'Fiorentini, ne aveva d'uopo. E fu-ron raccolti i denari, e il Piccinino se li prese, e per Lombardia partì. Il Dazio poi dell* Imbottato fu conceduto alle compagnie delle Arti , perchè ricuperassero le somme che sborsate avevano.
   Ma se le cose di Bologna andavan zoppe pei reggitori, andavan pur male, anzi peggio, pel popolo; perchè le angustie di anelli ricadevano in gravezze inusitate per questo. E il popolazzo, specialmente da taverna, malcontento d'avere a spendere, e vedendo ehe la Città finirebbe appieno sotto il giogo d'altrui, stimò meglio obbedire al Papa che al Duca. Per la qual cosa un certo Nerio, Oste della Luna, passò a Firenze, si presentò al Cardinal Vitelles-Chi , e trattò di dargli Bologna. Il Porporato accettò di buon grado l'offerta, e rimandò a Bologna 1* omiciatto, cui promise mille ducati se il fatto riusciva a bene. E levato il campo della Chiesa di sotto a Bagnacavallo, trasferillo nel territorio bolognese , con ammirazione e stordimento di tutti i cittadini. Ed il Cardinale mandò colla somma a Bologna Poppi de'Medici, al quale l'Oste della Luna con Tommaso da Loiano promisero la Porta di san Donato. Ma il tutto ( secondo il solito ) si scoperse: laonde Nerio, Tommaso ed il capitano della Porta furono presi, decapitati e squarciati ; appendendone le membra alla porta suddetta, che doveva essere scala per consumare il tradimento. Poppi fuggi; ma fu preso, e finì poi sul patibolo, come gli altri due. Per lo qual tentativo mal riuscito, ri Vitelleschi tentò pigliarsi vendetta , e fece ogni guasto pel territorio: poi, sazio di mali trattamenti, partì. Ed il Senato mandò trecento soldati a ricuperar Castel Guelfo; ma non poterono averlo: onde pieni d'ira, incendiarono parecchie case fuor