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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   Ma il Duca di Milano era stanco degli indugi che frapponeva Battista Canetoli a dargli libera nelle mani Bologna, Il perchè lo chiama a sè, ed avendo udite le difficoltà che esponeva intorno air l'adempimento delle fatte promesse, lo trattiene prigione : ciò cbe saputo dal Senato Felsineo, per cattivarsi vieppiù 1* affezione del Visconti, fanno prendere Galeotto Canetoli e lo mandan nella ròcca di Forlì; Benedetto Bonfiglioli in quella d'Imola; Tommaso Grassi mandano a Milano. E così la parte de' Canetoli perde i più validi sostenitori.
   Le quali bisogne avvenivano così fra noi; mentre il Piccinino, passato nella Toscana, corse ( malgrado del suo competitore Bartolommeo Orlandi ) sopra Monte Pulciano e lo prese; e fece inoltre molti mali nel Casentino , in compagnia di suo figlio Francesco e di Guido Manfredi da Faenza. Ma i Fiorentini , posto in armi un esercito , e datone la custodia a Pietro Orsini, e ad un Capponi e ad un Bernardo dei Medici * furono ad attaccare, il provocatore ad Anghiari presso a Borgo san Se-polcro ( 29 Giugno ), e sì lo sconfissero che né fecero macello, uccidendo seicento uomini, e trecento ferendone con pericolo, e mille e ottocento imprigionandone fra cavalli e fanti ; trai quali fu lo stesso Piccinino col figliuolo e coli' Orsini ; i quali tre comandanti non furon salvi che pagando una taglia di riscatto.
   E a mezzo dell'anno (6 Luglio) fu scoperto in Bologna un trattato contro di Annibale Bentivo-glio, ordito da Francesco Ghisilieri, da Giovanni Conti, da Tommaso Canetoli e da Battista Stracciamoli , i quali volevano consegnare la Porta di san Felice all'esercito del Conte Francesco Sforza da Cotignola , e cacciare il Ben ti voglio , o farlo morto se resistesse. Ma la trama non fu condotta sì quetamente che non venisse scoperta; onde cercati i perturbatori, diedersi alla fuga, e non furon presi che lo Stracciamoli e Tommaso Canetoli.. Questi confessava, per tormenti,, ogui cosa ; quegli si