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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   al comandi del santo Padre, e si partì per la Germania ( 11 Settembre ) con Giovanni Tagliaoozzi Arcivescovo di Taranto, Pietro di Dignè, Antonio Vescovo d'Urbino, Francesco Franstid dottore di legge, Giovanni Turrecremata maestro del Sacro Palazzo, e Nicolò di Cusa dottore in canonica , che gli fu-ron dati a compagni in questa spedizione.— Giunto a Norimberga, corrispose ancor questa volta mirabilmente all' aspettazione del suo Sovrano, al desiderio dei zelanti della Santa Sède, nè poteron pur questa volta prevaler le porte dell' Inferno, e si accrebbe la fama del merito di Nicolò, e della sua efficacia nelle grandi opere: onde ben a ragione Francesco Barbaro in una sua lettera a Lodovico Cardinal d'Aquileia , comparte le lodi maggiori all' inclito Nióolò Albergati ; il quale, benché incaricato ed occupato di tante missioni per la Santa Sede, mai non dimenticò le bisogne della Chiesa sua Bolognese. Ed accorse con largo sov veni mento alla riparazione del tetto della Basilica di san Petronio, caduto con molte altre fabbriche per eccesso jdi neve ; provvide la sua Cattedrale di molti arredi s?cri, e vi aggiunse quattro Mansionarie; ampliò la .Residenza Vescovile; ottenne ad istanza dell'Abbate <3i san Giovanni in Monte Bartolommeo Pasini, una reliquia insigne di san Petronio da Francesco Bar-bellini Abbate di santo Stefano, e volle che solennemente ne- fosse fatta la traslazione nella Chiesa di san Giovanni in Monte; e versò non poche altre beneficenze sopra Bologna e sopra tutta la Diocesi. ( Un tal uomo di saùa dottrina, di sommo zelo e di un'ardente carità, che tutto coraggiosamente imprendeva , qùando il Credesse dell' onor della Chiesa,, del suo ministero e del bene de' popoli, pareva essere stato suscitato dall'Altissimo appositamente in que'tempi, ne'quali tanti lupi vestiti colle spoglie d'agnello, scorrevano e devastavano la greggia .del Signore. Ben. queste doti eminenti dell' Albergati vedeva Eugenio Pontefice, il quale »on lasciò mai occasione di far pubblica la stima