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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   '97
   Volgevano i giorni in cui la scuola guerresca di Alberico da Barbiano era in massimo onore: e si teneva in grande stima un Jacopo Dal Verme, un Pandolfo Malatesta, un Facino Cane, un Ottobuon Tersi, famosissimi capitani di ventura, trafficanti» il proprio valore, sanguinari per mestiere, per intento di fortuna saccheggiatori. Volgevano i giorni in cui levavasi a cielo Braccio da Montone; in cui dappertutto si era sparsa tanta fama di Muzio Attendo! i , cognominato Sforza il Grande, che per magnificare portentosamente l'origine sua, si spacciava la favola che , disdegnando 1' esercizio dell'agricoltore, scagliasse la marra contro di un albero , e che ivi essendosi appesa, argomentasse non esser per lui la coltura de'terreni, ma l'arte guerresca, nella quale diede mirabilissime prove a'accorgi mentò , di valore, di generosità. » Nato adunque Anhibalé, e cresciuto in questi tempi di turbolenza, non è meraviglia se non sappiamo-come fosse educato il, suo spirito , e se gli' autori ci parlino soltanto d' Annibale giovinetto : di lui, esacerbato dell'animo; di lui ch'ebbe parter non Ultima nelle sventure del genitore. —*> Ito col padre a Castel Bolognese nel 14^0* ivi forse avrà dapprima perfezionata coli1' esercizio delle lettere quella spontanea eloquenza, onde seppe giovarsi al bisogno. Dopo sei anni ( ed Annibale ne aveva tredici) seguì la sorte del. padre ch'era entrato capitano della Chiesa : e pervenuto quindi all' età vigorosa dell' armigero, fu posto allievo del famoso Michelotto Attendoli, cugino di quel Muzio celeberrimo, onde qui sopra abbiam detto. E a tanta scuola crebbe valorosissimo; e nelle guerre del Regno di Napoli, tra il conosciuto Alfonso d'Aragona e Ranieri d'Anjou , si distinse per senno e valor di braccio , sostenendo la causa dell' Angioino. — Poco dopo a questi fatti, gli moriva il padre mi* seramente in Bologna, siccome abbiamo veduto in questi nostri ànni: e da ultimo, nell'anno di che tessiamo le storie, Annibale sta vasi ancora fra lo