ANNALI
Paleologo e coi Padri Greci e Latini, affine di comporre le cose ; accadeva la morte di Sigismondo Im-perator d'Occidente, che lasciati aveva gli affari della Germania , riguardo alla Chiesa ed al Pontefice, in sempre maggior fermentazione: onde avevano quo' Principi intimato un Congresso in Norimberga per esaminare cosiffatte vertenze. Destinò dunque il Pontefice di spedire colà un Legato a Sostenere i diritti della Chiesa e del Pontificato t 1' esperienza fatta del nostro Vescovo Nicolò, e la somma fede che in lui aveva, lo determinarono bea presto a destinarlo a cosifatta missione.
Intanto: quel Pietro Orsini capitano , che s'erà trovato in gravi affanni alle vicende di Budrio, andava pensando come vendicarsi degli oltraggi ri* cevuti dallo Sforza, e volle mostrare ai popolani di quel Castello come gli bastava 1' animo di le->> vario ai nemici baldanzosi. E vi riuscì. — Era in quel luogo distenuto ui*-ladro famoso? finse l'Orsini ohe a lui pure avesse furfato parecchie cose. Per cui recossi al Podestà, e fece istanza che'1 la eorte mandasse a prenderlo, chè lo voleva punico-. Il Podestà, ohe di nulla sospettava, mandò a Bu* drio la sbirraglia (18 Marzo), e l'Orsini con alquanti soldati travestiti li seguì dk < lontano ; è mandò inaanzi, pur travestiti, alouni pronti armigeri. Giunta la eorte al Castello , essendo notte v domandarono di venir introdotti,, per avere il la* drone. Fu aperto ) e tostamente i contraffatti armi-» gerì presero la porta. Giunse anche Pietro j entrò nel Castello, si fermò in arme* fino al nuovro tìì , mise in timore gli abitanti » e per la più parte in confusione. Ma pochi astuti bastarono per mutare la scena. Usoiron dal luogo alcuni Uomini ; fecert» avvisati i contadini della soperchierìa dell' Orsini r, tutti si armarono, e furono al Castello in gran numero. L'Orsini adunque fu assediato, ed ebbe ititi— mazione d'usciremo di sperimentarsi armata mano.— Egli dapprima stettesi umile e cheto, e dimandò gU fossero riparati i danni sofferti nell' assalto dello