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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   a68 ANNALI
   favorevoli al Pontefice. Raccolse in armi cinquemila uomini, gli affidò al valoroso Piccinino, onde avremo a dir lungamente per nostra sciagura; e questi uomini passarono sopra Imola dov'era l'esercito di lega condotto dal Gattamelata, da Pietro Orsini pei Veneziani, dal Vescovo di Recandti pel Papa, e da Nicolò da Tolentino pei Fiorentini : i quali tutti fra Castel Bolognese ed Imola vennero a battaglia, la quale fu lunga, accanita, sanguinosissima. Durò dubb ia la vittoria per varie ore ; ma da ultimo 1* ottenne il destro capitano Piccinino, il quale estinse moltissimi de'suoi nemici, e fece prigioni, con gran numero di soldati , i capitani Nicolò da Tolentino, Guerrino da Marzano, Pietro Orsini, cui tolse lo stendardo, Astorre Manfredi, Cesare Mar-tinengo e Nicolò da Pisa, salvandosi gli altri a fatica con pronta fuga, mentre in Bologna si gioiva di siffatta vittoria.
   In processo di tempo (i Settembre) il glorioso Piccinino passò all' assalto di Castel Bolognese e lo pigliò, consegnandolo al Senato di Felsina. Poscia (8 Settembre) il Castellano del luogo cedette la rdcca ; e dopo due settimane passavano sotto' le mura di Bologna i capitani prigionieri, che il Pio* cinino mandava alle carceri milanesi del Visconti. I quali con fronte dimessa , e con torvo sguardo , miravano dispettosi la folla del popolo nostro, che si rìdeva di loro sciagura ed umiliazione. Ma non tutti que' prigioni giunsero alle carceri che gli at-tendevano ; chè Nicolò da Tolentino , ferito gii nella battaglia, e dalle fatiche del tragitto consunto, lasciò la vita lungo il cammino, e non vide in faccia il fortunato Duca, che giubilasse de''.suoi mali. Né per parte loro tutti i Felsinei che di presente ridevano , andranno lieti lungamente dell'amicizia del Piccinino: chè purtroppo verrà tempo , in cui ne proveranno il dispotico orgoglio ed il malfido governo, prima che pervengano a liberarsene , e fargli assaggiare com' è dura condizione quella del servo per chi fu altero signore, e corno