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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI '97
   uscirono oon dugento armati dalla Città , ed atsa-ì lendo improvvisamente i nemici , che sta varisi à» ricetto ih diverse case, ne fecero prigioni parecchi, frai quali Tommaso Zambeccari, Baldi sserra ed Alberto da Monteveglio, oon Carlo da Correggio, e cinque lor servi , e li condussero a Bologna. Ma Tommaso trovò modo di fuggirsi, e l'Abbate passò a Vigftola de'Grassoni, per istar salvo e sicuro.'E con esso lui furori tra poco -diversi amici ;:i quali tutti, colla loro fuga, davano maggior adito ai Canetoli d'insuperbire, e di agognare quel principato della patria, che con tanta smania vagheg-giavano.
   ANNO DI CRISTO 1455*
   Fin dallo scorso anno il Governatore Fantino da Venezia erasi accorto della troppa preponderanza de' Canetoli in Bologna, dell' orgoglio che piglia*' ?ano da lieta ventura, della popolarità che stu^ diavano acquistarsi, della signoria che forse a loro ne conseguirebbe. 11 perchè pensava di chiamare a Bologna (per tenerli umili) il famoso capitano pontifìcio Gattamelata, coli'aiuto del quale intendeva poi caociar di Felsraa i Canetoli, e pigliar possessione assoluta della Città in nome del Pontefice, mutandone appieno la faccia e l' interna amministrazione. — Ed ecco ora ( volendo pur incarnare questo suo disegno) mandò avviso al ' predetto óattamelata' (26 Gennaio) che fosse la seguente notte alla porta di santo Stefano, la quale stava già nelle mani d'un suo nipote, e di quivi ent&sso cogli armigeri proprii. Ma non fu la cosa con tale segretezza condotta che i Canetoli non se ne accorgessero onde ,. armati gli amici , andarono alla Porta, e la levarono a forza di mano al nipote del Governatore; sicché il Gattamelata non potè mettere in atto il pensiero di Fantino Protonotario,