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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI su
   di nuovo Pontefice. Fu questi Eugenio IV., uno dei Papi più illustri benché dei meno felici. Gabriele Condolmiero o Gondulmiero, del quale più volte abbiam parlato in questo soritto, era nipote di Gregorio XII, e fu dapprima Celestino e Canonico di san Gregorio in Alga ; indi Cardinale Vescovo di Siena, e Legato nella Marca d'Ancona ed in Bologna. Venne eletto Papa poco dopo la morte di Martino (3 Marzo) ed in capo ad otto giorni fu in* coronato. Egli possedeva tutte le qualità che fiuino amare i grandi. D'alto animo, di fermo coraggio^ di nobili modi, liberale, benefico ; pronto e bel parlatore ; destro nel maneggio degli affari , delle lettere amante. Esemplare ed ordinata fu la sua vita; sì naturale la sua modestia, che vedendolo in pubblico (dice uno scrittore contemporaneo) pareva timida donzella, che non osi alzare lo sguardo. Di puri costumi, disinteressato e caritatevole verso, i poveri ; di zelo illimitato per la diminuì zione delle sette, delle quali potè raccoglierne ed annodarne un gran numero al centro dell' unità* Tale fu questo Pontefice, cui nullameno un Con* cilio degenerato in Conciliabolo ardì accusare d'ambizione, perchè avendogli opposto un Gerarca illé-gittimo, ei protestò di non voler rinunziare alla sua legittima autorità, nè prostituire la sposa. di Gesù Cristo, nè tradire il dover proprio con azion^ da pusillanime e da imprudente. Nelle sue traversie insomma Eugenio IV. si mostrò imperturbabile* Non lo fecero cader d'animo le avversità, né, le prosperità insuperbire. <
   Ma ritorniamo all' Albergati. Mentre questi si tratteneva a'Peschiera, le nostre Monache Cistercensi , abitanti fuor di Porta Castiglione nel Con* vento della Misericordia, esposte essendo a pericoli e ad angustie per le milizie, che spesso inVan devano il territorio, ricorsero al santo Vescovo, non solo per aver ricovero in Città , e siourezza maggiore personale; ma per maggior perfezione inoltre del loro stato, riformando la loro Regola, secondo