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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI -i65
   ANNO DI CRISTO 1422*
   Nicolò Albergati Vescovo di Bologna, era salito in tanta stima presso il Pontefice, così per altezza d'intelletto, come per bontà di cuore, che Papa Martino lo mandò in quest'anno, con potestà di Nunzio della Santa Sede, per affari importanti, in Inghilterra, a Parigi, a Vienna del Delfinato ed in Borgogna. Per la qual cosa il Reverendo Albergati, ad obbedire agli ordini del Gran Vicario di Cristo, partì di Bologna ( a5 Aprile ) con onorata compagnia di concittadini , e recossi in Francia , dove dispose a pace quel Re cristianissimo con quel d'Inghilterra, e con Filippo Duca di Borgogna.
   In questo tempo, ritrovandosi Genova assediata dal .Duca di Milano , e vedendosi a mal partito ridotta, deliberarono i Genovesi di darsi in potere del Duca, ed a questo fine introdussero nella loro Città il Conte di Carmagnola, il quale, a nome di Filippo Maria Visconti , ne ricevette il giuramento di fedeltà. Indi una nobile ambascieria partì da Genova e si recò a Milano , per presentare le chiavi della Città propria al suddetto Dùca ; ma egli non le ricevette, ed invece volle che fossero consegnate nel Tempio di sant'Ambrogio a Giacomo Isolani Legato del Pontefice, e Cardinal Bolognese. Ed al tramonto poi del giorno ricevette il Duca gli ambasciatori Genovesi, e li trattò con tanta affabilità, che quasi non si avvidero di essere servi novelli, che stavano innanzi ad un novello Signore.
   Fu in quest' anno che la Compagnia de' Notai ottenne di avere a protettor celeste l'Angelico dottor della Chiesa san Tommaso d'Aquino ; e fu in quest'anno che per tale grazia ottenuta, la medesima Compagnia si • stabilì in istato di maggior