JOfl ANNALI
npn era, per tutto questo, la debita prudenza ; mancando, la quale non č virtł cittadina. £ che ne avvenne? Molti de'principali di Bologna, vuoi per ingegno , vuoi per dovizia , vuoi per lignaggio , vuoi per aderenze: Canetoli, Ghisilieri, Malvezzi, Bargellini, Poeti, da Castello , Guidotti, Bruni, Calderini, Lombardi, da Loiano, e Anton Galeazzo figlio di Giovanni I. Bentivoglio, e Jacopo Gozzadini figliuolo di Nanne: molti de'principali di Bo»-logna si consigliarono insieme, e deliberarono di levare il governo al rappresentante della Chiesa e tenerlo fra' cittadini che fossero pił abili a sostenerne l'incarico. Al qual fine radunate molte, genti d'ajrmi furono ad attaccare il Palazzo, e rompendone un muro dalla parte del giardino, vi furon dentro, ne malmenarono il presidio, ne saccheggiarono l'abitazione del Governatore, il quale si diede spontaneo alla discrezione de'cittadini, e fu, ricoverato, senza ricevere oltraggio, in casa d'Anton Galeazzo Bentivoglio, onde pił innanzi avremo a: parlar lungamente (3 Gennaio). Indi si rinnovņ» come ne'giorni di repubblica, il Magistrato degli Anziani e dei Gonfalonieri. del popolo, e di tutti gli altri ufficiali della Cittą. Poi si crearono i se-dici Riformatori dello stato popolare fra gli uomini di maggior prudenza, e di etą matura, atti vera«r mente a conservare la patria in buona riputazione, ed a pacificare le discordie de' cittadini fra loro, o di essi con altri popoli ; come avvenne quando1 Strinsero al bacio deUa fraterna concordia gli uomini di Cellola p &ola con quelli di san Lorenzo in Collina, di Pradalbino di Oliveto, e d'altre terre circostanti, i quali per lo addietro erano stati in sanguippsa discordia fra loro ( 5 Gennaio ).
Al sppra/ddetto trattato di mutamento , ed alla, nuova elezione di Magistrati non fu richiesto Cam* bio Zaiqbeccari, nč Matteo Papazzoni, uč Andrea degli ALbertucci, che furon gią famigliarissimi del yescovo Governatore. Il perchč n'ebbero dispetto; ma specialmente ij. ^aaxbeccari, che reputandosi