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stette quattro anni, e dove compose de' versi melanconici cristianamente , i quali fanno testimonianza del suo ingegno non comune, e del suo gusto per la buona letteratura latina.
Intanto che queste cose accadevano in Elvezia ed in Germania, facevansi feste in Bologna per la novella ricevuta, che il Cardinale- Giacomo Isolani aveva ricuperata Roma alla Santa Sede, e persuaso quel popolo all' obbedienza del Romano Gerarca, qualunque fosse colui ohe dal Concilio di Costanza verrebbe dichiarato legittimo Vicario di Cristo. — E nel tempo stesso Giovarmello Cossa, nipote al deposto Pontefice ,< udita la trista notizia della sci»* gura dello zio, ¦ trovandosi custòde della ròcca di Cento, s'impadronì pur anche del Castello: ed altrettanto voleva fare per sé un tal Bisetto, che aveva io consegna per lo Pontefice la rócoa alla Porta di Galliera in Bologna; ma gli fu impedito questo passo da Braccio del Montone, il quale entrò in essa fortezza, e ne prese possessione a nome della Chiesa, mandando Bisetto in cattività nella ròcca di Castel san Pietro, con buona guardia di presidio ; ed altri dicono in san Giovanni in Pereiceto, dove pochi mesi prima era morto il Governatore Luigi da Prato, onde abbiami detto più volte : il cui cadavere fu trasferito alla sua patria, in cui trovò sepoltura. , .
ANNO DI CRISTO 4410.
Prima di venire alla narrazione delle volubili o stranissime vicende di quest'anno, diremo d'un uom singolare, che in esso anno appunto mancò frai di noi, ch'ebbe molta fama trai dottori e «maestri-di Legge, che fu coi moltissimi Giurisperiti al Concilio di Costanza, e che lasciò a Bologna un' istituzione di pubblica beneficenza per giovani poveri
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