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ANNALI
Slandò l'unione ecclesiastica di colà, e sopra ogni tro gì' italiani Prelati fecero accettare al Cossa una Cedola, nella quale giurava che per cessare lo scisma ond'era afflitta Cristianità, rinunzierebbe al papato se ciò tornasse a bene universale e si volesse dal Concilio, quante volte però facessero altrettanto il Cornaro o Corrano, nonché Pietro di Luna, suoi emuli di contrastata legittimità (a Marzo). Intanto frai Commissari del Concilio ed elettori del Pontefice, furono, il Vescovo di Bologna, e l'Arcidiacono della Cattedrale Pandolfo Malatesti.
Giovanni però, se accettava la formola di cessione per estinguer lo scisma, ricusava di emanare una Bolla di abdicazione; e fuggì di Costanza (aoMarzo) sotto abito di cavaliere, col mezzo d'un torneo dato da Federigo d' Austria Conte del Tirolo ; il quale poscia intimorito dalle minacce del Concilio, lo tenne prigioniero a Friburgo in Brisgovia. E di là Giovanni fu trasferito in Selle, presso Costanza, dove gli si fece un processo , con accuse tanto odiose , che metton sospetto intorno alla loro veracità. Tra le quali accuse ne sono tre che spettano a ciò che fece in Bologna: il disprezzo pegli stemmi e per le epigrafi di Gregorio XII., qxiand' era in seggio pur anche; la morte accelerata del Papa Alessandro V. ; la vendita fatta, contr' ogni onestà, del Collegio fondato nel 1371 dall'undecimo Gregorio. Oltre di che, voleva la pace della Chiesa eh' egli fosse deposto ; e sebbene la parte maggiore di que' Padri lo riconoscessero per vero Pontefice, non ignoravano però che la sua legittimità rivocavasi in dubbio in molte provincie del mondo cristiano : sapevano inoltre che un saggio e legale provvedimento in un caso estremo non può in modo alcuno generalizzarsi , e che anche in mezzo alla rigorosa subordinazione civile e militare hannovi circostanze che non consentono 1' applicazione d' una legge stabilita. Da questo doppio motivo stimolati quelli del Concilio , deposero Giovanni dai pontificato ( 29 Maggio), e lo trassero prigione ad Heidelberg, dove