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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI n3
   ANNO DI CRISTO 1415.
   Sai cominciar® ad esporre le cose di quest' anno debbo render grazie alla gentilezza dell' egregio signor Ottavio Mazzoni Toselli, il quale confrontando le pergamene dell' Archivio coli' opera del Ghirardacci, ha veduto il dubbio di quest' autore sul Podestà che venne a noi, e l'errore in cui è caduto ritenendo che i Pretori dell' anno fossero tre, uno Scolza, un Antiguella da Perugia, ed un Ali prandi. Egli invece il signor Toselli ha trovato che almeno in Gennaio era Podestà nostro il magnifico e potente cavaliere e dottor di Leggi Ugolino del Farneto da Perugia, ohe fu ancora capitano della Città nostra per la Santa Chiesa Romana , pel Pontefice, e pel Legato e Vicario il Cardinale dal Fiesco, del titolo di sant'Adriano. Ed esso Pretore avea per aggiunto o coadiutore Simeone dei Pallalconi da san Miniato del Tedesco, il quale si diceva Riformatore di Giustizia nella Città di Bologna per Santa Chiesa Romana. — E bene avea d' uopo la Giustizia di Riformatori e di vigilanti uffiziali, sendoohè in questo anno furono tra noi turbolenze gravissime, e congiure cootra il Legato del Pontefice, come.ne furono per tutta Europa a motivo dello scisma che teneva ìq combustione tutta cristianità, e della triplice divisione di par« titi per tre Pontefici e per tre Corti ohe stavan fra loro a conflitto.
   Ecco infatti diversi trattati in Bologna cootra la Chiesa, i quali scoperti vennero con punizione di prigionia e d'esiglio ai perturbatori del pubblico desiderio di tranquillità. — Ecco il Malatesti, Signor di Cesena, studiare ogni via per cacciare il Legato da Bologna, della quale agognava egli forse la possessione. Ecco il Legato mandare ai Papa