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ANNALI
stirpe fu quel Giacomo Isolani, oh' ebbe ritornata Bologna non pure ai nobili ma alla Chiesa, e il 1 1 ao fra poco vestito delle porpora car-
Abbiamo detto sotto l'anno 1408 che era stato eletto al Vescovato di Bologna Antonio Corrano Veneto, nipote di Gregorio XII.; il quale Vescovo però non venne mai al suo seggio ; perchè vi si oppose quel Cossa, che fu avverso mai sempre al detto Gregorio ed alla sua stirpe. Ora aggiungeremo ohe lo stesso Cossa deputò invece di Vescovo uà Economo o Vicario, che avesse cura di riscuotere e dispensare i beni e l'entrate dell'Episcopio; at quale ufficio pose allora Giovanni df Michele, Bolognese, Monaco Benedettino, ed Abaie di san Procolo, che fu giudice per comporre le discrepanze fra il Clero ed * Laici, ne'quattro anrii in cui siedette Vicario. Orarm quest'anno del quale dettiamo le notizie, avendo il Corrado rinunziato ad ogni diritto sulla Chiesa di Bologna, cominciò a riscuotere una pensione (che a lui pagava il Beato Nicolò Albergati), e lasciò campo alla nomina di un altro Vescovo di Bologna, il quale fu esso Vicario Giovanni di -Michele, 'che venne creato dal Pontefice Pastore Spirituale di Felsina (a4Ottobre), e che al duodecimo giorno dall' elezione ,'fecfe la solenne entrata di costumanza, e prese possessione della sua Chiesa e de'suoi dipendenti. Fù. egli dottore in Decreti; e prima-di essere Abate nel Monastero di san Procolo , era stato Parroco di san Marnante, la qual Parrocchia dipendeva dal Monastero medesimo.
Ed in quest'anno fu dato principio alla fabbrica detta de' Banchi , sulla Piazza Maggiore, di faccia al Palazzo del governo, la quale fabbrica, che nel suo nascere merlata, venne diretta da Giovanni Cavalieri , da Tommaso Lana e da Giovanni dalla Maddalena, fu poi condotta alla forma che oggi si ammira, per fatto del celebre Jacopo Barozzi da Vignola , quando san Carlo Borromeo era Legato di Bologna.