Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quarto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (100/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (100/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   100
   ANNALI
   folle > rivoluzionario eh* ebbe mutato il governo* cavalcando una rózza e sventolando un cenci» inr capo d' un asta : demagogo ciarlone, senza senno v senza più credito , senza pericolo ini conseguenza ohe potesse ritentare novelle• cose, e mettere a repentaglio di bel nuovo la sienpezza e la quiete della reggenza e della patria.
   Mutato il governo della Città, i nobili tennero oonsiglio intorno a ciò che a fare si avesse pel mantenimento del nuovo stato ; e tutti si rimisero ai senno di .Giacomo Isolani, il quale stabilì un Magistrato di nobili e d' artefici, acciocché ogntino partecipasse alla, reggenza della Città e si vivesse in pace. E fu creato di subito Gonfalonier di Gin-stizia Giovanni dalla Maddalena, mercante;-cui assistevano savi uomini, posti in uffizio di Anaidni e Consoli, ed i Tribuni della plebe ; oltre i sedici Riformatori dèlio stato.
   • Occorse frattanto che, molti de'nobili , andando a visitare i nuovi Magistrati, ed essendo fra tali-visitatori Andrea degli Albertuzzi, questi salendo lo scale deli palazzo, Venne ad incontrarsi con Jacopo Marzolini capo-plebeo, ch'era in compagnia d'un certo Alberto di Enoc, principale pur esso della fazione plebea, che dicevasi per disprezzo de'Ciompi e degli Arlotti. Il quale Andrea non sì tosto vide Jacopo, comandò, per cenno, ad un suo scherano che l'r uccidesse. E lor scherano -ubbidì * e distese spento il Manzolini, .sfregiando ancor malamente Alberto di, Enoc. E parecchi nomini aderenti di Andrea,1 fecero in pezzi il cadavere di Jacopo, e lo pòrta-: rono a brani in. san Petronio, dove lo gittavono in uni'arca senza . ri minimo onore. Così mentre i nobili abolivano il reggimento de'plebei, operavano plebeiamente, e si mostravano indegni delle origini loro.'
   Prima intanto che avvenisse il narrato mutamento di cose in Bologna, il governo de'popolani avea rotta ogni tregua e concordia cogli uomini di Persiceto, a motivo d' un omioidio commesso da
   Digitized
   by