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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   B OLOGNESI
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   Delle quali cose il Pontefice a tanto, sdegno si levò, che diede comando a Carlo Malatesti di radunare un buon esercito, passando ai danni di Bologna , e stringendo i Felsinei a ritornare all' ubbidienza della Santa Sede. — Radunato 1' esercito, CarLo Malatesti venne al Castello di san Giovanni in Persiceto; che ancor gli ubbidiva, e pose a sacco ed a fuoco ciò che sta fra quel Castello e Bologna. Ma la sollevata plebe Bolognese, in numero di ben quindici mila armati , corse a saccheggiare l'Agro Persicetano, e tutto lo pose a ferro ed a fuoco. Interponevasi per un componimento fra Bologna e la Santa Sede l'egregio cittadino Giacomo Isolani, che fu poscia Cardinale; e, mentre istituiva le pra-ticlie, si oonchiuse una tregua coi Persicetani, della quale furono i patti principali; „che libero fosse ad essi lo andare per affari a Bologna, ed il trafficare per tutto il territorio: che il transito delle vettovaglie e delle merci non soffrisse ostacoli, nè fossero molestate le persone e le cose dei Signori Malatesti nelle loro corrispondenze con Rimino e con altre Città: che ai confini od altrove non s'imponessero dazii oltre 1' usato, nè fossero perturbate la libertà e le franchigie dei mercanti Persicetani: che non si pregiudicasse al Canale Gallego o Gallego, ma che anzi, occorrendo, fosse libero ai Pee--sioetani di ripararne l'alveo lungo il suo corso : finalmente che le differenze esistenti fra gli uomini di san Giovanni e quelli di Cento si componessero a sentenza di due arbitri, e d' un terzo ancora-, ove fosse d'uopo, da nominarsi da Morbasano Pola-no oratore della Repubblica di Venezia. „ Alla conciti usione di questo trattato contribuì la mediazione di Steno, Doge della Repubblica Veneta presso Carlo Malatesti, al quale il Comune di Bologna pagò sedici mila denari d' oro.
   I collegati dei Bolognesi erano: il Conte Lodovico da Cunio , Baldassarre Mimmi della Corvqra, e Giovanni Burnioli da Fagnano; ed i collegati dei Malatesti erano: Lodovico Alidosi da Imola, il Conte
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