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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   aspettando il tempo d' uscirne , quando 1' ingegnere Giovanni da Sièna , protetto da molte specie di testuggini fabbricate per sè e pe' suoi operai guastatori , recatosi sotto tali ripari tutto all' intorno della fortezza , vi avesse tagliato un fosso profondo com'è la statura d'nn uomo, dentro al quale discenderebbero e starebbero difese le centinaia degli assalitori del Castello. La qual tagliata di fosso cominciava presso le Moline sotto la Chiesa della giustizia o di san Giovanni decollato, e traversava a quella di san Benedetto, e distendevasi dentro la Città pegli orti fin verso il Canale delle navi ; ed altrettanto spazio occupava al di fuori. E nel tempo che il fosso d'assedio si compiva , fabbricava l'ingegnere un grosso mangano da drizzarsi sul Campo del Mercato, per bàlestrare da quello, macigni, sassi e morte.—Or mentre ciò si iaceva con grande sicurezza e sollecitudine, ne fu sgomentato siffattamente col Marinari il ^a Prato , che deliberarono venire a concordia, e cedettero la fortezza ai novelli reggenti della Città, con questi pochi patti : „ Che la roba e le persone loro e dei soldati, fossero salve; che Bologna mantenesse debita ubbidienza a Giovanni XXIII. ; che fossero pagati que'militi che si trovavan nella fortezza al momento della cessione ; e che Andrea e Luigi ne avessero ottomila fiorini,,, — Il patto è stretto, il denaro sborsato, la fortezza ceduta e vuota, il governo mutato, il popolo trionfante ( a5 Maggio). E che altro si vuole ? Che qùel Castello più non sia : e più non è. Il popolazzo armato vi accorre ; tutti sono guastatori, tutti abbattono merli e mura, tutti disperdono> atterrano, spianano. Ecco un gran mucchio di rovine, anzi Un monte di ' ruderi » da cui fùron tratte le munizioni e portate nel pub' blico Palazzo. • - ¦ •
   Frattanto Luigi da Prato ed Andrei* ^Marinari comparvero avanti il Papà a Róma, cui narrarono quatìt'era ih Bologna 'avvenuto; e cóme il Castello diGalliera fù xoviùato, e come la plebe commossa.—