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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   JOfl
   ANNALI
   Dicembre le mammole, ed i mandorli fiorirono , • à persici misero foglie, con grande meraviglia dì tutti, e con esempio unico nella storia della nostra patria, e sotto la temperatura del nostro cielo.
   ANNO DI CRISTO 1410*
   Pretore e capitano di Bologna era un certo Giar»-figliucci da Firenze, ed erano Anziani, il dottor Floriano da Castel san Pietro, Antonio Guidotti, Francesco Guastavillani, Giovanni Griffoni, Nicolò Zambeccari, Mattia da Canetolo, Pietro Piatesi, ed Ugolino de'Preti.— Subito in principio d'anno f«t gran mutamento in Roma; imperciocché il Malate», sta, capitano de'Fiorentini, e Paolo Orsini, eh*erasi ribellato a Ladislao, decisero di pigliare la Città de'Pontefici; e fatto accordo con certo Lello o Lelio, uno de'principali cittadini, furono al sobborgo di san Pietro ed alle mura di san Lorenzo, e le-varon tumulto, cui fece eco il popolo. Il Conte di Troia corse ad investire l'inimico in Trastevere, e venne Seco a sanguinosa battaglia; ma l'Orsini trionfo delle genti reali, e Roma per questa guisa mutò di stato. Però non fu tosto così quieta, che
   ?Dtesse Alessandro V. entrarvi sicuro. Il Conte di roia era fuggito co' suoi, molti romani 1' avean seguito; ciò che metteva sospetto che essendo usciti in gran numero potessero tentare un assalto, e ricuperare la Città. Tivoli ed Ostia si diedero al nuovo Pontefice (3 Gennaio); alcuni Principi Romani gli s'inchinarono ; i soli Colonnesi duraron anche ribelli. Non era dunque prudenza che Alessandro V. entrasse in Roma sì tosto; e non v'entrò. Prepose alle bisogne di Chiesa il Legato Cossa, che sempre si fu mostrato assai destro nel maneggio de' pubblici affari, e fece ogni suo potere di ben condurne le cose, nella persuasione d'acquistar fama di buon