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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   B OLOGNESI
   75
   ANNO DI CRISTO I40T.
   Al nuovo Pontefice, furon mandati dai Bolognesi quattro ambasciatori , per congratularsi della sua incoronazione: e fu tra questi il famosissimo dottore Pietro Ancarano. — Intanto entrava in ufficio di Pretore Andrea Buondelmonti Fiorentino, sotto il cui reggimento ottennero i brentatori della Città d'avere frai Tribuni della plebe alcuno Assessore o Massaro loro, e di poter fare leggi e statuti ; e dirizzare il lor Collegio, come fatto avevano gli altri artefici.
   Fu questo l'anno in cui Gian-Galeazzo Pepoli venne fatto Abate di san Silvestro ( 3o Gennaio ) ; in cui la Sega ad acqua per legnami fu racconcia** ta, essendone padroni tre uomini della famiglia Pepoli ; in cui Marco Pio di Carpi, fu aggregato alla cittadinanza Veneziana; e in cui il Castello di san Martino in Soverzano passò dalla possessione degli Ariosti a quella dei Manzuoli.
   Ritornavano frattanto gli ambasciatori da Roma, e in pieno Consiglio manifestarono l'animo del Pontefice, di voler finire lo Scisma, abboccandosi a tal. effetto coli'Antipapa Benedetto XIII. in Bologna: perciò esortava i felsinei a provvedere per siffatto congresso. E la proposta del Papa fu accolta con gioia dai Bolognesi, cui piaceva molto che lo Scisma cessasse. Al quale fine, per decreto del Legato, partirono i due ambasciatori Giovanni dottor Ca-netoli e Poeta Poeti, per comunicare l'invito all' Antipapa in Avignone. E questi rispose d' aver già eletto a tale colloquio la Città di Savona, giudicandola molto opportuna a negozio di tanta importanza; e non essere due giorni che aveva scritto in proposito a Gregorio, perchè a lui pure premeva che i disordini di religione cessassero. E i Bolognesi
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