con otto cavalli covertati di negro, e cogli stemmi di lui, ricamati sulla gualdrappa.
Ed ecco ade&o le concessióni che l'Arciprete dell* Pieve de'santi Gervasio e Protasio da Budriò, ed i Canonici là recidenti diedero alle genti di esso Castello. „ Che potessero fare il Fonte del Battesimo nella Chiesa di san Lorenzo ; e chierici secolari o regolari potessero battezzare i fanciulli che nasce* rebbero nel detto Castello o nella sua cura, eccettuati gì' infrascritti giorni , nei quali non battez^ zeranno, cioè la festa della Risurrezione di Nostro Signore, il dì della Pentecoste, quello de' santi Gervasio e Protasio, la festa dell'Assunzione della Vergine , e le vigilie di tutte esse feste : che nè i detti chierici , per sè, o per mezzo di chicchessia possano benedire le acque del Fonte battesimale del Castello suddetto , ma debbano personalmente venire ogn'aDno alla detta Pieve, il giorno del Sabato Santo, insiem col Massaro e cogli nomini di detto Castello , ed ivi benedirla nella Fonte della Plebania, da cui la porterebbero alla prefata Chiesa di san Lorenzo. Nel qual giorno offriranno un cereo di una libbra ; pagando alla stessa Pieve le Decime e le Primizie, siccome obbligati erano per lo atanti. Nè sotto pretesto delle suddette cose sia lecito ai chierici di san Lorenzo raccoglier le dette Primizie , perciocché debbon essere serbate alla Pieve in discorso : e tutto ciò si osservi, sotto pena di lire cinquecento di bolognini. „
Ed aggi ugneremo qui per rispetto a Budrio, che-essendosi radunato il Consiglio di essa terra ooii Ugolino Rettore della Chiesa di san Lorenzo, concordemente ambe le parti concedettero e conferirono (alla prima vacanza di Rettore) la detta Chiesa di san Loreòzo, con tre Benefìzi ad essa collegati, ai Frati Servi di Maria, come per beneplacito della Sede Apostolica. E i predetti Frati ebbero autorità di amministrare i Santissimi Sacramenti, e di aver la cura delle anime di esso Comune di Budrio ( 3o Settembre ).
Annal. Boi. T. IV. io