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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   JOfl
   ANNALI
   Chiesa cattedrale fino alla partenza di essi ambasciatori , che, rassicurati di non soffrir mutamento nella divisione geografica dello stato di Forlì, ritornarono al lor paese.
   £ intanto giunse notizia che Paolo Orsini capitano del Papa, aveva colle sue milizie vinto nei prati di Nerone il ribellato popolo di Roma ; sio-chè i cittadini umiliati} piegarono all' obbedienza del Pontefice, il quale ritornò al suo seggio , di dove fu cacciato Ladislao Re di Napoli e di Puglia, il quale aveva posta residenza nella Città dei setti còlli. — Di questa ricuperazione di Roma si allegrarono i Bolognesi, che frattanto ( 3-1 Marzo ) rinnovavano la lega per anni quattro con Gian-Galeazzo Manfredi Conte di Faenza e di Val di Lia-mone ; ai patti che seguono : „ Che ambe le parti siano nemiche ai lor nemici, ed amiche ai loro amici ; e durante la lega se alcun principe d' alcun paese moveranno guerra tacita od espressa ai Bolognesi , debba il Manfredi colle sue forze aiutarli : e debban fare altrettanto i Bolognesi, ove il Manfredi attaccato fosse. Ma se il medesimo volesse far guerra ad alcuno , per qualsivoglia motivo, non senza il consentimento degli An-
   1' aiutarlo o no. E così sarà di loro, se volessero intimar guerra ad alcuno senza consultare Gian-Galeazzo. E tutto sia fatto dalle parti con buona fede e sincera volontà. n
   Nel qual tempo Pellegrino Zambeccari, già segretario di Bonifazio IX., avendo ottenuto il Gius-padronato della Chiesa di santa Maria di Ravone, la riedificò perchè ridotta in pessimo stato. E morì nel frattanto (io Aprile) Nicolò de'Lodo visi, il quale fu esposto cadavere, seduto dinanzi la sua casa, in grande pompa (siccome usava a que* giorni ) con baldacchino sopra, e con isoranna addobbata di velluto nero: dal qual luogo fu poi trasportato alla Chiesa di san Domenico, accompagnato da dottori, da cavalieri , e da moltissimi nobili di Bologna,
   altrimenti starà in loro arbitrio