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ANNALI
innanzi, conferito il potere di Vicario nostro al magnifico Taddeo Pepoli.
Intanto Azzo da Correggio, non potendo più oltre difendere Parma assediata da Luchino Visoontì e da Filippo Gonzaga, la vendè per sessanta mila fiorini d'oro al Marchese Obizzo Estense, che vi mandò a guardia cinquecento eletti cavalieri di Ferrara e di Modena : poscia avvertì i collegati suoi delle sorde trame dei Visconti, ed ebbe pronti a difesa propria, Mastino Scaligero, Taddeo Pepoli , il Conte di Romagna, i Malatesta, i Polentani, gli Alberghetti™, i Manfredi e gli Alidosi, tutti forti nell'armi. Laonde Obizzo animato dal loro esercito, passò da Modena a Montecchio, e tenendo strada fra il còlle e Reggio sopra il Crostolo, venne assalito dal Gonzaga e da Ettore da Panico ribelle Felsineo, forti di fanti, di cavalieri, e di balestrieri , e se ne andò colla peggio, avendo a gran ventura di poter salvo riparare nell'acquistata Parma. Il Pepoli nostro, intesa la sconfìtta di Obizzo, mandò a lui il figliuolo Giovanni con buon numera di genti : spedizione che per allora non sortì effetto veruno. — E nel frattanto, mentre l'anno volgeva rapido al suo estremo, Mazzarello da Cuzzano, che in vita sua erasi occupato mai sempre nell' armi , e quasi appieno con pessimi fini, menando un trattato contra il Marchese di Mantova, venne scoperto ; il perchè inseguito e fatto prigione, lasciò sulla ' ' mani del carnefice i do-
nati doviziosi, si fanno beffe d'ogni potenza divina ed umana, e pensano che le ricchezze siano scudo valevole contro le armi di esse potenze vendicatrici.
In quest'anno Bartolo Giureconsulto compose il libro delle Alluvioni, mentre vivevano alcuni altri illustri leggisti, e molti ragguardevoli personaggi Felsinei, che crescevano nelle più cospicue famiglie, alle scienze, alle lettere, alla religione, alla politica, ed alle arti cavalleresche, preparando alla
tremendo a coloro che
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