BOLOGNESI ao 5
avrete, speriamo, riverenza alla Chiesa, ed amici-aia ad essi Scaligli: e noi potremo con lodi commendarvi in questo per la prontezza del vostro acconsenti mento. Dato in Avignone l'anno sesto del nostro pontificato. „
Intanto i Fiorentini donarono al Pepoli, da cui avevano ottenuto soccorso d' uomini, Baragazza e Bruscolo, de'quali Castelli entrò ben presto in possessione. E perchè in questo scorcio dell'anno tro-vavasi il Magnifico Taddeo in istato di pace, pensò a cose ecclesiastiche, e prese a fabbricare diversi altari sotto vari titoli nella Chiesa de'Frati Predicatori, dedicandoli a san Pietro Martire, a sant'Agostino, a santa Maria Maddalena ed a santa Caterina martire. Ma perchè questi altari erano piccola cosa , si ampliò la Imo area, a metà del secolo decimosesto, in una sola magnifica cappella, la quale tuttora rimane proprietà de' Pepoli. Dedicò pure un altare a san: Tommaso . d'Aquino , e un altro all'Arcangelo san Michèle, presso del quale eresse la sepoltura per sè e pe' suoi discendenti. E in questa cappella fece ritrar.sè medesimo a colorì ne'vetri di una finestra, dov'è rappresentato in abito sir gnorile, orante a Michele Arcangelo. — E fu pur questo il tempo in cui la grandezza e la dovizia de'Pepoli pervenne a tale, che Ubaldino de'Conti Alberti da Mangone, profferse ai figli di Taddeo il Castello di Castiglione del Gatto , ed essi ne fecero rendita, e diedero a quel Castello il loro cognome.
Ma le ricchezze, la potenza, ed il nome del Pepoli e de' figliuoli, sarebbero stati un nulla ove non fossero sostenuti da verace virtù ; chè bello è il vivere nella fama de'posteri, bellissimo il dominarvi meritamente onorati. Ed uno dei titoli maggiori che ebbe Taddeo alla celebrità, fu la pietà dell' animo , la provvidenza paterna verso de' sudditi suoi. Correva 1' anno quarantesimo del quarto decimo secolo, tremendo a Bologna per iscarsezza di grani ; molti erano i poderi nel Contado, che
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