Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Terzo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (185/719)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (185/719)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   125
   che Bologna era per ubbidire volentieri al Seggio Apostolico, siccome aveva già mostrato il Commissario Guido, ma che pregava Sua Beatitudine a vo-* * * '' • - ¦ * 3e espo-
   Ambasciatori.
   Erano dodici le lievi modificazioni che impetravano i Felsinei : e presentate queste al Vicario di Cristo dal Buompietri e dal Jacobini, trovaron favore presso la Beatitudine di lui. O fosse che la dimanda gli sembrasse giustamente ragionevole, o che temesse perder tutto volendo ogni cosa negare* ella è cosa di fatto che Benedetto Pontefice rispose accordare quanto veniva suppliohevolmente dimandato, purché i Bolognesi tenessero la Chiesa Romana per benignissima madre, e l'ubbidissero in ciò che veniva lor concedendo. E trattato l'accordo con soddisfkzione di ambe le parti, e di tutto il Collegio dei Cardinali, ove non era in quel tempo Bertrando Ostiense, perchè afflitto da quella infermità onde poi dovette soccombere, vennero gli oratori Bolognesi rimandati alla patria in compagnia di Beltramino Parravicini Milanese, Vescovo di Como e Nunzio Apostolico sopra le cose della Città di Bologna, al quale comandò dì trattare, definire ed ordinare qualunque negozio di detta Città, formando del tutto autentico istrumento, da consegnarsi in breve nelle mani di lui. E comandò nel tempo stesso che alle calende di Ottobre prossimo venturo, un tale istrumento fosse già stipulato per mano di Notaio pubblico, e consegnato in Avignone sotto certe pene, altrimenti il detto Vescovo pubblicherebbe irremovibile interdetto sulla Felsinea Città.
   Licenziati adunque gli oratori Bolognesi, si posero questi in cammino col Nunzio Apostolico per venirsene a Bologna; ma lungo il viaggio, mentre affrettavano il ritorno, occorsero al Nunzio, per la rapidità e disagevolezza del cammino, indisposizioni di salute, li perchè non potendo spedirsi il
   novelli
   Annoi. Boi. T. III.
   a4
   v^