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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 125
   ANNO DI CRISTO 1559.
   Proseguiva a reggere la Diocesi in fatto di cose spirituali r Abate Bonaccursio di san Procolo, il quale si trovava intitolato Vicario del Capitolo; ed un cotale Guido Settimo, che molti anni dopo fu Arcivescovo di Genova, stette contemporaneamente Vicario dell'assente Bertrando De Fumel, il quale in quest'anno (... Marzo) fu da Benedetto duodecimo, Pontefice, creato Vescovo di Nevers in Francia , e passò poi dopo due anni collettore per la Santa Sede in Parigi, e visse almeno fino al i356.
   Emmanuele Fontana restò Pretore di Bologna; e non appena fu riconfermato in dignità, giunse cogli Ambasciatori Bolognesi già mandati in Avignone, il Nunzio e Commissario del Papa, Guido da san Germano, recando officialmente i Capitoli di sopra specificati. Il perchè il Consiglio Generale si radunò nel luogo solito, ed alla presenza del Nunzio, del magnifico Taddeo, e di molto popolo vennero letti essi capitoli, r quali, ponderati, gravaron ne'cuori dei radunati 3 poiché questi li trovavano fondati in aspre e dure leggi, e d'insopportabile peso al popolo ed al Comune di Felsina. E frattanto levavasi un generale bisbiglio, e molti tentennavano del capo, moltissimi fremevano, ed un principio di ammutinamento facevano temere. Per la qual cosa il magnifico Taddeo, prudente e presto com' era a sedare ogni concitazione a rivolta, in piè levossi d'un tratto, e fatto cenno al popolo che tacere volesse , con accomodate parole e con fermo e dignitoso sembiante, rivolto al Commissario disse : molto dolergli che il Pontefice fosse stato da male genti informato delle convulsioni politiche cui Felsina era andata soggetta ; non tutta essersi mossa la Città a disobbedienza, sicché tutti
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