BOLOGNESI
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Per tutto quanto accadeva vide assai chiaro il Senato che alcuni de'nobili aspiravano al dominio della Citta : e benché conoscesse non poterlo ornai impedire, pure non volle mancare al dover proprio. Si dettarono perciò nuovi Statuti e strette Ordinazioni contra gli ambiziosi qualunque, e contra i Ghibellini e i Mal traversi. Decretarono ancora che gli Anziani e i Consoli che per l'innanzi non avevano stabile residenza, prendessero ad abitare nel-1' antico Palazzo della Biada, incorporato ora con quello della Reggenza ; e fu dato poi nome di Casa della Biada a quella che già abitò il Vicemaliscalco per la Chiesa al tempo di Bertrando Legato di Bologna, come abbiamo già accennato. Essa casa, poco lungi dal campo del Mercato e dalle Moline, fu detta della Biada perchè ivi sotto le biade si custodivano.— Chiusi adunque gli Anziani e i Consoli in formale residenza, vennero loro assegnati quaranta servitori vestiti a quarti bianchi e rossi, e colle calze listate della medesima divisa. Tali Magistrati eran pel solito venti, cinque per Tribù, ed ebbero due servi ciascuno; e da quest'epoca in appresso cominciò con assai decoro l'ufficio de'medesimi , che per lunghissimo tempo durò.
Muzzarello da Cuzzano, Segurano da Monzone, ed i Vizani, querelati d'omicidi, ebbero bando di pena capitale, per cui a volo si partirono di Bologna ; e Borni no Galluzzi, più caparbio degli altri, fu punito inoltre ne'beni colla confiscazione. — Dopo questo i Senatori levarono il Dazio della baratteria , col pagamento del quale si permettevano inique cose in Bologna. Ma prima, e fors' anche dopo questo tempo, v'era la consuetudine di castigare i barattieri di professione coli'acqua. E si guidavano perciò nel cortile del Palazzo del Podestà presso un pozzo, e quivi per loro ignominia (come ha rilevato da Processi criminali l'egregio e benemerito signor Mazzoni Toselli) venivan loro versate delle secchie d* acqua sul capo, bagnandoli con esse dai crini alle piante: avanzo forse dell'antica Annal. Boi. T. III. ai
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