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temendo la forza e la ragione pubblica, ritiiaronsi dapprima a Bombiana, e di là in altri luoghi circonvicini: ma vedendo non si poter sostenere, alla fine si sbandarono nelle più remote montagne. — £ i Gozzadini ed i Loiani furono in arme per privata questione fra Brandeligi dell'una famiglia e Tomolo dell' altra : e si sarebbe sparso molto sangue cittadino, se Taddeo Pepoli, la cui autorità oggimai poteva moltissimo, non l'avesse impedito. E frai Galluzzi fu dissensione, cui venne posto modo da Brandeligi Gozzadini suddetto. — Insomma la licenza e la sfrontatezza erano giunte a tale in Bologna, che il Senato con pubblico editto, ordinò al Capitano di fare a tutti indifferentemente deporre le armi ; comandando a' suoi ufficiali che nella esecuzione di un tal ordine fossero molto diligenti, e di special guisa verso coloro ohe eran tenuti sospetti. E perchè tale ordinazione si dovesse inviolabilmente osservare, furono creati quattro Bargelli, mantenitori dell'obbedienza, uno per Tribù, i quali con tutta solerzia adempiron l'obbligo loro.—Mentre costoro adoperavansi pel pubblico bene, Brandeligi Gozzadini si recò a Firenze per interessi di famiglia, trattando una sua causa , la quale pendeva davanti i Priori per aloune pretensioni in fatto di dote ch'egli chiedeva ai signori della Scala, e ch'era stata commessa al tribunale di Firenze, il quale dichiarò in favore di lui. E ciò ottenuto andò per la patria ad Azzo Visconti signore di Milano, con cui l'ebbe presto collegata: poi (intercedendo il Visconti) fu a comporre le sue quistioni di famiglia con quelli della Scala; e tor-nossene quindi a Bologna, dove punto non si fermò , perchè essendo accaduta la morte di Rinaldo Estense, andò in Ferrara a condolersene pel Comune della patria.
In quest'anno (i Luglio) i Rossi diedero Parma e Lucca a Mastino II. della Scala con certi patti e convenzioni ; e Mastino vi mandò Capitano Guglielmo degli Scannabecchi di Bologna. I Fogliani poi
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