ANNALI
ANNO DI CRISTO 1335*
O sul finir del Gennaio o sul principio del Febbraio mancò allo Studio di Felsina e al general desiderio il famosissimo giureconsulto Giacomo Bei-visi , il cui corpo , con solenne pompa, accompagnato dal Podestà, dai Magistrati e da tutta l'Università, fu portato nella Chiesa di santo Stefano e sotterrato davanti l'altare del santo Sepolcro ; nel qual luogo vedesi tuttora un antichissimo avello colle insegne degli Artenisi, dalla cui famiglia la moglie di Jacopo era discesa. Essa era morta più anni innanzi al marito, e non è fuor di ragione, secondo il parere dei più accurati scrittori, che venisse sepolta in quella tomba de'suoi maggiori , passata a lei in retaggio; e che il Bel visi avendola fedelmente amata in vita, nè mai essendo passato a seconde nozze, neppur dopo morte volesse da lei venir disgiunto.
Ripristinati in Bologna i Pretori , venne a noi Francesco dalla Serra da Gubbio, con Giovanni dalla Tosa Capitano del popolo. — Ora, il nuovo Pontefice , vedendo l'Italia piena di dissensioni e di tumulti, temeva non poco che essa venisse occupata da qualche destro straniero, vacante la sedia imperiale: e imperciocché reputava meglio darla in dominazione ai cittadini suoi propri, anziché alle genti d' oltremonte e d' oltremare, giudicò per lo meglio doversi accondiscendere al desiderio d'alcuni potenti della Penisola, sperando che amore di patria ne consigliasse la più valida difesa. Il perchè fece Vicarii di Milano e delle altre terre che possedevano , due de' Visconti, fra i quali l'Arcivescovo Giovanni : così Mastino dalla Scala divenne signore di Verona e di Vicenza, Guglielmo Gonzaga di Mantova e di Reggio, Alberto Carrara di Padova