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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   ohe poco durar vi potevano, e vedendo armarsi gli Ordelaffi , i Malatesti, i Corignani e quei da Polenta , temettero non essi invader potessero il Distretto loro; ond'è che scrissero per aiuto di genti ai Fiorentini, e n'ebbero dugento cavalli, che posero sotto la condotta di Rolandino Galluzzi. E perchè d'altra parte dubitava de'confinati, volle il Senato assicurarsi come potesse meglio dalle insidie loro ; e perciò per pubblico bando vietò agli amici ed ai parenti di essi confinati che non osassero avvicinarsi alla piazza della Città per dieci pertiche, sotto pena di venir uccisi ; e senza niuna punizióne a chi li togliesse di vita. E ciò fatto vennero cacciati in bando ancor altri aderenti ai Beccadel-li, cioè Bambaglioli, Mascarini, Artenisi, Tederigi, ed altri parecchi.
   Intanto Mastino della Soala prese il Castello di Colorno alla destra del fiume Parma salendo il Po, aiutato ne'suoi conquisti da Fiorentini e da Bolognesi. E questi nel medesimo tempo ebbero il Castello di Rudiano, al cui assedio erano stati meglio che due mesi. — Eletti poi gli Anziani e i Consoli dell'Ottobre, sotto il governo loro venne rifatta la casa della Biada, già rovinata nel tumulto del popolo contra il Maliscalco di Bertrando del Poggetto ; e sotto il loro governo vennero esonerati da certe ravezze imposte ai cittadini, i Frati Godenti, quelli ella Penitenza e quelli del Terzo Ordine di san Bernardo.
   Al Novembre poi si seppe dai Maestrati come molti Dottori disegnassero partirsi dallo Studio Felsìneo , e recarsi altrove a diverse cattedre : il per-ohè fu emanato decreto che partendosi fossero tenuti per traditori, e come tali dipinti nel pubblico palazzo; e fu pur decretato ad un'ora che niuno scolare avesse ardimento di portare sorta alcuna di libri fuor di Bologna senza licenza bollata col sigillo degli Anziani e dei Consoli, e dei difensori dell'avere del Comune, sotto pena di perdere essi librile di venire austeramente puniti: perdita grande
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