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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   e i Fiorentini Lucca. Lippo degli Alidosi si mosse
   }>ur egli, e fu padrone di Imola.—Intanto era Bo-ogna senza Magistrati, nò sapendosi più chi terrebbe la reggenza e la giustizia, si creò un nuovo Senato de'migliori cittadini, e si rinnovellò per lo primo l'antico ufficio del Pretore, che toccò al suddetto Lippo Alidosi signore di Imola : poi fecersi i Capitani della guerra e della pace, che furono Ordello degli Ordelli, pure d'Imola , ed Alerano Obizzi da Lucca. Il Gonfalone della Giustizia venne consegnato alla Società delle Spade per l'Arme. Quindi (3 Aprile) gli Anziani e i Consoli del popolo vedendo quant'era difficile rendere i sudditi contenti, e come l'accaduto a Bertrando esser dovesse lezione ad altrui; mentre adopravano per ristabilire l'antico ordine di cose, radunarono il Consiglio, e dettarono una cedola di sano progetto, la quale venne mandata a tutte le Compagnie dello Arti e delle Armi, per averne il parere, e che fu la seguente. „ Che sempre nella Città di Bologna sia il Consiglio Generale di ottocento uomini almeno, e in esso vadano annoverati i Ministrali ed i Consoli di ciascuna Società delle Arti e delle Armi di Felsina, cioè otto per ogni compagnia, durando il loro ufficio da eleggersi dalle dette Società pel tempo avvenire, cioè ciascuna Società per sè , secondo la forma degli Statuti di esse, tanto fatto quanto a farsi. Il quale Consiglio ogni sei mesi si debbe rinnovare, cominciando alle Calende di Gennaio e di Luglio di ciascun anno. Il restante poi dei Maestrati sia di quattrocento da eleggersi dagli Anziani e dai Consoli presenti e dai Sapienti. £ tale aggiunta debbe durare tre anni, e cessare al Gennaio. Nel Consiglio poi non debba essere descritto alcuno che non sia cittadino Bolognese, del popolo e delle Compagnie delle Arti e delle Armi, e della parte de' Geremei di Bologna. Che il presente Consiglio possa essere esaminato pegli Anziani e pei Consoli del popolo di Bologna che ora sono, e pei Sapienti che saranno. Che trecento Consiglieri,
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