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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   proprie loro case. Furono essi Bibliobarigi e Taddeo Pepoli, Romeo Samaritani, Raimondo di Scan-nabecco Raimondi, Luigi Beccadelli, Mussolino Romanzi ed Alberto Sabbadini.—Ma come seppe Bertrando che il tumulto era suscitato principalmente, ed anzi quasi esclusivamente contro di lui, che il popolo era passato alla casa della biada presso le Moline , dove abitava Oliviero di Beraldo, uno de'Vicecapitani della Chiesa e della Città, e che insieme alla famiglia di lui avevalo fatto prigione, restò attonito oltre ogni dire , e, in dubbio della propria salvezza, fece chiudere le porte del Castel* Io, dove a gran fatica ripararono prima quelle guardie che stavano agli aditi della Città, condotte da Raimondo dal Molino: e colà dentro, come meglio fu loro conceduto dai mezzi e dalla circostanza, si fecero forti.
   Pertanto il popolo, saccheggiata la casa d* Oliviero, passò al possedimento della porta di Galliera ed all' assedio del Castello , che circondò furentemente con alti urli, e gridando ad ogni tratto : viva Felsina, viva il popolo ! E passata fuori una parte di questo popolo, si appostò presso l'entrata alla via sotterranea, per impedire che non sopraggiungessero di colà soccorsi a Bertrando. E quivi scavò profonde fòsse d' ogn* intorno, per osservar meglio quell'adito alla segreta via, e tutta la cortina del * .n sicuro ter-
   passaggio per essa non fosse impedito dalle balestre dei due rivellini, onde la porta era in mezzo tenuta. Ed alla guardia della porta fu lasciato Taddeo Pepoli, e Raimondo Raimondi, ed Alberto Sabbadini, con buon numero di soldati. Tagliaron anche tutte le vie fuori della Città, acciocché le genti del Legato, ritornando da Cento e dalla Pieve , dov'erano intente a contrapporsi agli Estensi, non potessero sì di leggieri venire a soccorso di Bertrando. E così accadde: perciocché ritornando esse genti, e trovando tagliate le vie, e impraticabili i passi,
   rapieno
   acciocché il
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