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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 718

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 125
   Maranesi, furono spediti con buona mano di cavalli alle confine verso Ferrara per assicurare quei luoghi d' ogn'intorno. Fu anche fortificato il Poggio Rognatico o Renatico, detto poi de' Lamberti-ni, perchè quest'illustre famiglia vi ebbe signoria. E ciò stesso fu fatto alle Castella di Belvedere, de'Cavalli, di san Prospero ed al Castello di Gal-liera.
   In sullo scorcio dell' anno , decisi gli Estensi di romperla appieno col Legato, passarono il Po con trecento cavalli, e quattrocento pedoni, e furono a Galliera, a sant'Alberto, e poco lungi ancora da Argenta, ponendo a guasto i paesi ed in angustia le popolazioni. Il Legato alla novella di tali avvenimenti mandò soccorsi agli Argentani, e giunse, sebben con fatica, a farli lor pervenire. Gli avversarli all'incontro, decisi di molestare le genti di Chiesa e quelli d' Argenta , cominciarono dal tagliare molti alberi e cacciarli in Po ch'era gonfio; i quali portati dalla furia delle onde oontra un Ponte di legno che metteva a quel paese, lo atterrarono in breve, con grande pericolo degli Argentani assediati.—Cosi fu disposta una guerra, che venne poi a terminarsi nell'anno futuro.
   Ora, prima di chiudere il presente, noteremo le cose più memorabili che vi avvennero. — Mori fra noi, correndo il Luglio, l'Arcivescovo di Ravenna, ed ebbe sepoltura in san Francesco ; morì pure nel Convento di santa Maria Maddalena in Galliera, la verginella Imelda Lamberti ni, che ora è del novero de'Beati; e morì in Avignone l'antipapa Pietro da Corbaria, del quale abbiamo già detto altra volta.—Ed i Monaci della Certosa ebbero loro convento fuori di porta del Pradello, dov' è ora il Comunal Cimitero.—Bartolo da Sassoferrato, dottissimo uomo prese stanza a san Vittore fuori di porta Castiglione. —Finalmente Borgonuovo è san-t' Ambrogio , masserie che non erano sottoposte a veruna terra, ricorsero al Senato per venire ascritte ad alcuna bandiera del Contado Felsineo, e furono sottomesse alla terra di Castel Franco.
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