BOLOGNESI
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è convertito ad uso di meschino stallaggio, e più non risuona del grido delle scolte o dello squillo * delle trombe, ma del nitrito de'cavalli e del quotidiano zufolare d' un mozzo di stalla : 1' altro è tramutato in officina d' archibugiere e in fonderia di campane, per cui dove un giorno romoreggiava il tamburo e bombiva la colubrina e la spingarda , odesi di presente stridor di lime , picchiar di martelli, e scampanio di sacri bronzi, usciti appena di fabbrica. — Mutabilità delle cosel Caducità di quanto sente del solo materiale I
Terminata che fu la fortezza, Bertrando Cardinal Legato vi pose sua stanza, e fece con ci6 manifesto che troppo stavagli a cuoi 1
moltitudine de'Felsinei.—Ciò adunque fatto, chiamò dinanzi al tribunal suo il Vescovo di Bologna Arnaldo Sabateri o Sabatier (il quale già del ]3a8 era stato sospeso per poca sperienza, ponendo ad amministratore della Chiesa Felsinea Bernardo Priore di sant' Amanzio della Diocesi di Castro, il quale risiedeva in santa Maria Maggiore ) chiamò, dico , Arnaldo innanzi a sè, e deposelo di uffizio, perchè, secondo il Ghirardacci , era stato creato Vescovo senza potestà od in opposizione de'sacri Canoni, e secondo altri perchè non andava a'versi al Legato, il quale aveva la suprema potestà sulle cose di Bologna , e che voleva starsi in accordo con uomini di tutta sua confidenza. E l'opinione de' secondi sembra più probabile , sendochè , dopo mandato il Sabatier al Vescovato di Riez in Provenza, (e non F avrebbe mandato sapendolo Vescovo in opposizione dei sacri Canoni) pose in vece di lui Stefano Ugonetto di Narbona, Città dell'antica Gallia bracata , già Arcidiacono di Parma e Cancellier suo, il quale essendo creatura tutta di lui, porgevasi prontissimo alle volontà del Legato. E questo Stefano Ugonetto, uomo contorto della persona ma di mente diritta, ed oltre ogni credere pronta, salì tostamente al suo seggio (i Ottobre), ma non venne
pria e l'allontanarsi dal centro
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