BOLOGNESI 125
'fortezza che poi fu eretta e distrutta più volte alla porta di Galliera : Angelo da Arezzo leggeva pubblicamente filosofia tra noi ; Pietro della Bócca Modenese insegnava Medicina ed Astrologia; Benincasa da Canulo siede va in cattedra di Rettorica ; e finalmente Frate Urbano da Cesena e Ranuccio da Forlì, leggevano le Decretali in guisa ordinaria, l'uno al mattino, 1' altro alla sera ; e Pietro d' Austria era impiegato nella lettura straordinaria del Decreto medesimo.
ANNO DI CRISTO 1529.
Francesco Zagani da Perugia e Biagio Tornaquinci da Fiorenza furono i Rettori che vennero in quest'anno a Bologna; e ci vennero Vicecapitani Bar-tolorameo Maroni da Borgo san Sepolcro e dopo lui Tommaso Cartari. — Questo fu tempo di carestia , in cui il popolo Felsineo videsi ridotto a mal partito per patimento di fame : laonde vennero eletti in tali strettezze gl' infrascritti sovrastanti alle pubbliche provvisioni t cioè Pace Bagarotti, Bartolommeo Tolomei, Pigino Buttrigarì, Pietro Manzoli, Cominello Ranfredi, Francesco Gandolfi, Albizzo Artenisi e Dino Picciolpassi. I quali deputati provvidero molto grano dalla Sicilia e dalla Puglia , sicché Bologna non fu ridotta a quello stremo cui vennero addotte Fiorenza , Perugia , Lucca , Siena, Pistoia, ed altre molte Città dell' Italia media.
Mentre fra noi si facevano cotali provvidenze, le Città dell'Emilia, cui molto doleva la fortuna del •Legato Bertrando, presero a temerlo non poco ; e Ravenna, Forlì, Cervia e Bagnacavallo, volendo porsi in sicuro, mandarano a Bertrando Ambasciatori , sottoponendosi alla dizione della Chiesa : il che fu accetto oltre ogni credere al Legato, il quale
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