BOLOGNESI
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•corsi tre anni, non vadano soggetti a cavalcate,
0 ad esercito, o ad ambascieria in modo alcuno. Che il fiume Scoltenna alle spese del Comune di Bologna o delle terre della sua Diocesi si debba ridurre all' antico letto, e dargli il corso spedito a volontà del Legato. Che tutti i prigioni d'ambe le parti, siano, senza spesa veruna, fatti liberi. Che i nobili di Montecuculo, di Sarzana, e i Conti di Gomola coi loro aderenti, e tutti gli altri cittadini di Modena che verranno ai comandamenti della Chiesa e del Legato Bertrando dal Poggetto, e che vorranno vivere in pace, s'intendano essere nella detta pace e concordia. Che finalmente le Ca* stella di Formigine, di Gorzano, di Maranello e di Solara, restituite al Comune di Modena, rimangano nei loro patti espressi.
Fu pubblicata questa pace nella Città di Modena la Vigilia di san Giovanni Battista, e nel di medesimo si presero a celebrare pubblicamente i divini uffizi, con vivissimi segni di allegrezza in Modena ed in Bologna.—Acconciate le cose di Modena, il Legato mandò a Fiorenza dugentocinquanta soldati Bolognesi in aiuto del Duca di Calabria,
1 quali uniti ai Ducali sotto la condotta del Conte Novello Capitano di Andrì uscirono in campagna, e passarono all'assedio del Castello di santa Maria a Monte, e invano pel primo giorno tentaron l'assalto di quel luogo fortissimo: ma il dì appresso, con animo ardito quasi non avessero tocca la disfatta , rinnovellaron 1' assalto, ed aperta una breccia sotto ai merli, e menata molta strage di nemici , ebbero il luogo in potere, eccettuata la Ròcca, la quale pure venne presa io termine di otto giorni. E poco dopo fu preso anche il Castello di Ar-timino.
Era in questo tempo medesimo, per possidenza d'alcuni luoghi, nata controversia fra l'Arcivescovo Amerigo Rettore della Flaminia ed i Ferraresi ; e la causa fu rimessa a Bertrando Legato , per accordo d'ambe le parti, il quale ridusse le parti a pacificarsi,
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