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ANNALI
e senza ninna contraddizione. Come pure che d'ora innanzi per autorità del presente Consiglio^ del popolo , il reggimento, il governo, e 1' amministrazione sopraddetta, come tutto l'impero, la giurisdizione e la potestà della Città, del Contado, del Distretto, de' Castelli, delle fortezze e delle persone, tutto in una parola sia'rimesso nella persona del suddetto Legato, ed in lui puramente, semplicemente , liberamente ed assolutamente venga ogni cosa conceduta, trasferita e posta. E che la presente riformazione così , oppure altrimenti si formi e si scriva, e formare e scrivere si possa e si debba per sentimento, mandato, e volontà del medesimo Legato o di chi venga commesso da lui. E Nicola da Ugubbio Notaio dettò la riformazione prefata pel Comune di Bologna, come venne tenuto, senza alcun proprio pregiudizio, scriverla, dichiararla , autenticarla , e in pubblica forma ordinarla, a norma di quanto disponesse il Legato Bertrando.
Fatta questa deliberazione i Bolognesi mandarono Ambasciatori al Legato, i quali furono Egidio Foscorari il giovine, Dottore di legge, e Galasso. Sabbadini. Costoro vennero accolti con lieti e splendidi rtìodi dal Legato, il quale ascoltando le loro parole e leggendo la proposta dei Felsinei, si mostrò soprappreso da straordinaria allegrezza, e dopo molte parole di tutta affabilità, promise di recarsi quanto prima alla Città che il chiedeva. E ritornati appena gli Ambasciatori, com'ebbero riferito al Senato ogni particolarità della loro missione, il Consiglio , affinchè tutto si preparasse per ricevere degnamente l'aspettato Bertrando, fece le infrascritte ordinazioni : „ Che si dovessero eleggere tre uomini per ogni Tribù fra i più nobili e potenti, come anche fra i popolani, i quali andassero alle confine del Contado, aspettando quivi il Legato ; i quali uomini seco avessero gli Ambasciatori del Comune, acciocché con riverenza ed onore 1' accogliessero : che si eleggessero dodici Torreadori col lor Capitano
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