BOLOGNESI
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11 Duca di Baviera, che per anche non era stato insignito della corona d* impero, desiderando ottenerla in Roma, secondo il consueto, venne a volo fino a Trento con Margherita sua moglie, figliuola del Conte Guglielmo d'Olanda; dove ordinata una Dieta, vi preser parte Passarino da Mantova, il Duca di Carentana, uno dei Marchesi da Este, Azzo e Marco Visconti, Guido Tarlati da Arezzo,
fli Oratori di Castruccio, e quelli dei Pisani, di ederigo di Sicilia, de'fuorusciti di Genova, e degli altri popoli Ghibellini d'Italia. Venne adunque jl Bavaro Duca con poco seguito, e tenendo strada di montagna passò a Como, indi a Milano dov'ebbe la corona di Ferro.
Ora i Bolognesi vedendo il Bavaro avvicinarsi , e temendo novelli disturbi all'esterno, mentre venivano travagliati da interne calamità, risolsero di consegnare la Città propria alla Chiesa, « per lei al Legato Bertrando. Posto a partito il parere dei molti, ottenne il favore di oltre a novecento cinquanta voti, e non ne trovò che soli tre non propizi: laonde si vede che quando un gran corpo sociale vacilla e geme, si getta in braccio spontaneamente a chiunque abbia acquistato riputazione di poterlo sorreggere. E Bologna che nel volger breve d'un quarto di secolo aveva adottate e rifiutate di-Verse fogge di reggenza, nè mai paga di alcuna, erasi finalmente data in preda ad una spiccie di fatale anarchia; Bologna dico, volendo pure sperimentare novello governo, a quello si affidò della Chiesa , perchè la Chiesa a quei giorni era il cardine principale onde veniva sostenuto il Guelfo edilizio. — La forma della proposta de' Bolognesi, come si ka dalle pubbliche tavole, contiene i se-
Centi pensieri : „ Che nelle mani ed in balia del gato, siccome Legato di Santa Chiesa Romana e del Sommo Pontefice, pongansi e porre si debbano, l'intero reggimento e il governo, e l'amministrazione di tutta la Città, del Contado e del Distretto di Bologna, liberamente ed assolutamente,
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