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ANNALI
ANNO DI CRISTO 1326.
Quantunque nell'anno scorso avessero i Bolognesi la funesta, indicibil rotta a Zappolino, pure non si scoraggiarono appieno, e posero ogni cura nel fortificare e difendere d'argini e fòsse la Città lo* to, per impedire agli strani malevoli ed ai fuorusciti esacerbati di prevalersi dell'occasione, e portar nocumento a Bologna. Infatti, avendo tentato Testa Gozzadini con molti amici di pigliare la Porta di Castiglione e far trionfare la fazione Scacchese o de' Pepoli , ebbe sopra il partito de' Maltraversi, che lo cacciò vigorosamente e fecegli dimettere ogni ambizioso pensiero.—Ciò accadde al cominciare dell' anno di che veniamo a discorrere, nel quale ci giunsero Pretori, Giorgio Tebaldeschi Ascolano e Giacomo da Gubbio, e ci furon dati a Capitani del popolo, Guasta da Radicofani ed Emmanuelo Fontana Piacentino: essendo fatti Gonfalonieri di Giustizia, Giovanni di Gherardo Inghicelli pel Gennaio, Bonaventura d'Aldrovando Zaccarini pel Febbraio, Giovanni Zovanetto o Giovanetti pel Marzo, Andrea di Benvenuto Trassassi per l'Aprile, e pel Maggio, pel Giugno, pel Luglio Giovanni di Spe-randio, Michele de'Santi e Domenico Botti: dopo del quale entrò il Gonfaloniere dell'Agosto, il cui nome non è a noi pervenuto: e finalmente si successero in ufficio negli ultimi quattro mesi dell'anno, Bartolino di Bagarotto, Landò di Bonifazio Falconi, Gandone Gandoni ed Amodeo di Pietro dei Castagnoli. — Oltre a questi Magistrati si elessero venti Anziani e Consoli divisi per Tribù, quattro difensori dell'avere e delle ragioni pubbliche, due Deputati sopra le munizioni delle Castella , ed un Bargello, che fu Testa di Frate Lamberto dei Rodaldi : il quale incarico non era a que' giorni
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