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ANNALI
Antonella, Scascoli o Sassicalcolo; Barbarolo, Va* tignane, Badalo, san Lorenzo di Cannino ed altra ancora. Ed oltre a questi vassallaggi ebbe il Capitanato delle genti fra l'Idice e la Savena.—E poiché in questo tempo non era ben ferma Bologna di credenze religiose, diedesi il Vescovo a sbarbicare con ogni santo argomento il mal germe dell'eresia; e trovò propizio il Senato in secondarlo prestandogli il braccio, suo dove fosse mestieri. - Giunto il Febbraio, ed entrati in ufficio gli Anziani e i Consoli, ritrovandosi Azzolino ed Alberto, Conti da Monte Carello, molto travagliati dai nemici Fiorentini della parte Nera, ebbero ricorso al Senato Felsineo per aiuto di gente a difender la loro terra infestata : e fu dato Alberto Visconti con settanta soldati della Tribù di Porta Stiera, i quali valorosamente difesero quella contrada.—E nel mese di Marzo, acciocché Medicina, da poco tempo fatta nostra, stesse volentieri all'obbedienza , il Senato volle che venisse sgravata del governo di Villa Fontana, troppo da lei discosta; e vi mise un Giudice ed un Notaio a parte, i quali vi mantenessero la ragione, e potessero ancora al tribunale della Città convenire.
Nominati gli Anziani e i Consoli dell' Aprile , fu eletto Jacopo de'Cospi a Proconsole della Società de'Notai, e Giacomo dal Gesso a difensore delle venti compagnie. Poi (a6 Aprile) fecersi i nuovi Gonfalonieri o Vessilliferi della Città e del Comune, fra'quali il primo fu Giacomo de'Cospi, in vece di Prencivalle de' Biancucci , che aveva tenuto lo stendardo maggiore per quarantadue mesi , in torbidi tempi, e che ora in mano del Senato, illeso ed incoutaminato lo restituì.
Aveva in questo tempo Bonifacio Abate del Mo-nistero 'di Mussigliano, governato senza, senno il detto 'luogo, e quasi ridottolo al verde : onde il Vescovo, per metter modo ài sinistro» mandò colà un soprastante che prendesse cura de' negozi : ma Bonifazio cacciò lui ed i monaci violentemente dal