Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Secondo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (446/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (446/636)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Secondo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, pagine 639

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   5oo
   ANNALI
   benignamente esaudì, onde i predetti Ambasciatori e Maestrati lieti e contenti se ne tornarono. — £ poiché quivi* abbiam detto del Comune di Medicina, sappiasi che nel territorio di questo esistevano alctini poderi ed alcune possessioni eh* erano del Comune e del popolo di Bologna t le quali formavano un corpo chiamato volgarmente la denegata; il quale, sotto pretesto che della Chiesa fosse, veniva da altri posseduto. Fu Rolando de'Carboni che di ciò fece avvertito il Comune nostro (i3 Maggio); il perché il Senato ne pigliò giusto possesso.
   Ed ecco le pubbliche provvidenze avutesi dal Comune entro il volger dell'anno. Gli Anziani e i Consoli d'Ottobre non tosto entrarono al magistrate che fecero fabbricare il Ponte al Lavino Superiore, in sulle .sponde ohe limitano le terra di Gesso e di Cellola o Zola Predosa ;. il qual Ponte, già in molta parte guasto ed interrito sul principio del presente secolo in che scrìviamo, fu atterrato delle sponde e più che mai flagellato da piena impetuosissima avvenuta il io di Agosto del i8i5: onde poi, munito prima di provvisorio riparo ligneo, venne da ultimo ricostruito per intero d'un sol arco in pietra, ben cinque anni dopo la terrìbile piena.—Ed un tal ponte (siccome dice il Ghirar-dacci) era, e sarà sempre necessario, perché mette a molti luoghi del Distretto, come a dire Pragat-tolo » Crespella no, Monteveglio , Zappolino , Razzano, Serra valle, san Lorenzo in Collina, Pradal-bino, Monte san Pietro, san Martino dell' Amola O di Lamola, Monte san Giovanni, Ozzano dell'Amola» Rasiglio, Scopeto ed altri luoghi, che
   ?ual più qual meno giovansi della strada e del onte del Lavino superiore.
   E un altro provvedimento del Senato Felsineo fu quello di porre i termini alla Piazza o Selici ata di san Francesco ( fuori allor delle mura ) per segnare i confini de'due serragli di Porta Stiera e di Barberìa, e dell'edi fi zio de'Minori Conventuali.